FEDE E RELIGIONI - 20 settembre 2025, 18:00

Almanach de dimanche 21 septembre saint Matthieu

Sancte Michaël Archangele, ora pro me!   Il tempo speso per la gloria di Dio e per la salute dell'anima non è mai malamente speso. (san Pio da Pietrelcina)

Almanach de dimanche 21 septembre saint Matthieu

Gli impegni del Vescovo Franco Lovignana

Lunedì 22 – mercoledì 24 settembre
Gorizia
Consiglio episcopale permanente della C.E.I.
Venerdì 26 settembre
Vescovado – mattino
Udienze
Sabato 27 settembre
Pont-Saint-Martin – ore 16.00
S. Cresime per diverse Unità parrocchiali
Chiesa parrocchiale di Gaby – ore 18.30
S. Cresime
Domenica 28 settembre
Chiesa parrocchiale di Sarre – ore 10.30
S. Messa per la festa patronale
Chiesa Istituto Don Bosco e Santuario di Maria Immacolata – ore 15.00
S. Messa e processione per la conclusione dei pellegrinaggi mariani
Lunedì 29 settembre
Curia vescovile – ore 15.00
Consiglio diocesano affari economici
Martedì 30 settembre
Vescovado – mattino
Udienze
Seminario – ore 17.00
Riunione del Gruppo di lavoro per il proprio diocesano

La Chiesa celebra  San Matteo Apostolo ed evangelista

Matteo era un esattore delle tasse a Cafarnao quando Gesù lo chiamò e lui lo seguì subito, lasciando tutto. Nei Vangeli Luca e Marco è chiamato anche Levi, ma tra i Dodici Apostoli appare come Matteo. Poco si sa della sua vita, ma scrisse un Vangelo, originariamente in aramaico, destinato soprattutto ai cristiani ebrei, mostrando Gesù come compimento della Legge mosaica e collegando continuamente i suoi insegnamenti all’Antico Testamento. Matteo racconta anche il futuro della comunità di Gesù e del Regno, con la venuta del Figlio dell’Uomo. Il suo Vangelo, tradotto in greco, divenne strumento di predicazione e liturgia. Matteo è citato negli Atti degli Apostoli, presente all’elezione di Mattia e alla Pentecoste, predicò in Palestina e viene venerato dalla Chiesa come martire.  

Il sorge alle ore7,16 e tramonta alle ore 19,30

«La politica sia una missione basata sulla legge naturale (…) non come professione, ma come missione per la crescita della verità e del bene.» (Papa Leone XIV)
Questa frase, pronunciata durante un incontro con parlamentari di 68 Paesi nel corso del Giubileo dei governanti, trasforma la politica da mera carriera a impegno etico e comunitario. Leone XIV invoca la legge naturale — quella che non è scritta dall’uomo, ma percepita universalmente come guida alla giustizia — come stella polare per governare responsabilmente. Politici non più tecnici o opportunisti, ma missionari del bene comune, che promuovano libertà religiosa, dialogo interreligioso e affrontino sfide moderne (come l'intelligenza artificiale) in favore delle nuove generazioni.

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