ATTUALITÀ - 18 settembre 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno speciale dedicata agli impresentabili

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano

Velina Rossonera e Arcobaleno speciale dedicata agli impresentabili

A cavallo della Lega, disarcionato dalla Commissione Antimafia. Così potremmo intitolare l’ennesimo spettacolo tragicomico che si consuma tra i pascoli e i corridoi della politica valdostana. Il protagonista? Paolo Bernardi, già gestore del maneggio di Villefranche a Quart – dove i cavalli sudavano, ma i conti in banca piangevano – e oggi allevatore a Gignod con velleità di diventare assessore regionale all’agricoltura.

La Commissione Antimafia, con il suo codice di autoregolamentazione che ha più rigore di un concorso ippico, lo ha bollato come impresentabile. Non per il cappello da cowboy, ma per un rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta, pendente a Varese con udienza già fissata per gennaio 2026. Un calendario giudiziario che rischia di sovrapporsi a quello elettorale.

E dire che Bernardi ci aveva creduto: bussando a destra e a manca, cercando un posto in lista, sognando la sella comoda di piazza Deffeyes. Alla fine la Lega gli ha aperto la porta, convinta che con lui avrebbe portato a casa i voti del mondo agricolo. O almeno una mucca e due capre.

Il passato, però, lascia tracce. Ricordano in tanti quel mega tendone montato al maneggio di Quart per coprire la pista di allenamento. Un gesto ambizioso, finito male: pignorato dalla banca, che evidentemente di fieno se ne intende poco, ma di mutui non sbaglia mai.

Oggi i leghisti difendono il loro candidato, garantendo di aver fatto “tutti i controlli”. Peccato che la Commissione Antimafia abbia fatto quelli veri. Intanto Valle d’Aosta Aperta invita la Lega a un passo indietro, ricordando che chi predica sicurezza e legalità dovrebbe praticarle anche a casa propria.

Il principio di innocenza resta sacrosanto, ma l’opportunità politica dovrebbe avere un peso: non servono comete che lasciano scie di mutui insoluti e procedimenti pendenti. I valdostani meritano candidati meno… acrobatici. Perché in sella alla Regione non si può stare con la spada di Damocle in mano e un pignoramento alle spalle.

Morale della favola? A Quart i cavalli scappavano, ma qui rischiamo che scappi il buon senso.

E mentre la Commissione Antimafia mette paletti, in Valle qualcuno fa ancora finta di non vedere: cavalli, vacche e impresentabili pascolano insieme sotto lo stesso tendone, purché portino voti. Ma ai valdostani resta una domanda amara: volete davvero consegnare il futuro dell’autonomia a chi non riesce nemmeno a tenersi un maneggio?

Dicono che alla Lega abbiano fatto i “controlli”. Forse sì, ma solo quelli del bestiame. Per il resto, pazienza: se la Commissione Antimafia parla di impresentabili, sarà sicuramente perché non conosce le buone maniere valdostane. Intanto in corridoio c’è chi mormora: “Se non è riuscito a domare gli affari suoi, come farà a governare una Regione?”. Risata amara, ma applausi assicurati.

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