CRONACA - 15 settembre 2025, 21:59

Violenza sessuale, allarme in Valle d’Aosta: cosa fare per proteggere i ragazzi

Una quindicenne denuncia di aver subito una violenza durante una festa di paese. I carabinieri e i servizi sanitari sono intervenuti prontamente. L’episodio apre una riflessione sul ruolo dei genitori, della comunità e dei giovani stessi nella prevenzione e nella tutela della sicurezza personale

Violenza sessuale, allarme in Valle d’Aosta: cosa fare per proteggere i ragazzi

Una quindicenne residente in Valle d’Aosta ha denunciato di aver subito una violenza sessuale durante la notte tra sabato e domenica scorsi, in un comune dove era in corso una festa di paese. La giovane, ancora sotto choc, è stata la prima a dare l’allarme.

I carabinieri della compagnia di Saint-Vincent/Châtillon sono intervenuti immediatamente, raccogliendo le prime informazioni e attivando i servizi sanitari. La minorenne è stata quindi trasportata in ospedale, dove è stata sottoposta a tutte le visite necessarie. Fortunatamente, i medici non hanno riscontrato lesioni tali da giustificare una prognosi.

Le indagini sono in corso: i militari dell’Arma ascolteranno nuovamente la giovane per ricostruire in maniera più completa quanto accaduto. Il quadro dei fatti non è ancora definito, ma l’episodio mette in luce una realtà delicata che riguarda i giovani e la loro sicurezza.

Gli esperti ricordano che la prevenzione non è solo responsabilità dei ragazzi, ma di tutta la comunità. In occasione di feste o eventi pubblici, è fondamentale che i giovani siano informati sui rischi e sulle strategie per tutelarsi, così come è essenziale che i genitori e gli adulti siano presenti, consapevoli e disponibili a intervenire.

Alcuni consigli pratici:

Non isolarsi mai durante feste o eventi pubblici: andare sempre in gruppo e comunicare con amici fidati.

Segnalare subito ogni episodio sospetto o situazione di pericolo a figure adulte o alle forze dell’ordine.

Conoscere i numeri di emergenza: in Italia il 112 è attivo per contattare i carabinieri in caso di bisogno immediato.

Sostenere i giovani che hanno subito traumi, senza colpevolizzarli, e incoraggiarli a rivolgersi a professionisti sanitari e psicologici.

Eventi come quello della Valle d’Aosta ricordano quanto sia essenziale che genitori, insegnanti e organizzatori di eventi locali si impegnino per creare ambienti sicuri. La comunicazione aperta con i figli, la supervisione nelle occasioni pubbliche e l’informazione sui rischi sono strumenti fondamentali.

Questo episodio, per quanto doloroso, offre anche un’opportunità educativa: parlare di sicurezza, rispetto e prevenzione con i ragazzi, senza allarmismi ma con concretezza. Solo così è possibile ridurre il rischio di violenze e creare una rete di protezione che parta dalla famiglia e si estenda alla comunità.

je.fe.

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