Gli impegni del Vescovo Franco Lovignana
Lunedì 15 – martedì 16 settembre
Priorato di Saint-Pierre – mattino
“Due Giorni” del clero all’inizio dell’Anno Pastorale
Lunedì 15 settembre
Curia vescovile – ore 18.45
Segreteria del Consiglio pastorale diocesano
Mercoledì 17 e giovedì 18 settembre
Seminario vescovile di Aosta
Assemblea della Conferenza Episcopale Piemontese
Sabato 20 settembre
Aosta, Convento San Giuseppe – ore 10.00
Incontro con i consacrati all’inizio dell’anno pastorale
Lunedì 22 – mercoledì 24 settembre
Gorizia
Consiglio episcopale permanente della C.E.I.
Venerdì 26 settembre
Vescovado – mattino
Udienze
Sabato 27 settembre
Pont-Saint-Martin – ore 16.00
S. Cresime per diverse Unità parrocchiali
Chiesa parrocchiale di Gaby – ore 18.30
S. Cresime
Domenica 28 settembre
Chiesa parrocchiale di Sarre – ore 10.30
S. Messa per la festa patronale
Chiesa Istituto Don Bosco e Santuario di Maria Immacolata – ore 15.00
S. Messa e processione per la conclusione dei pellegrinaggi mariani
Lunedì 29 settembre
Curia vescovile – ore 15.00
Consiglio diocesano affari economici
Martedì 30 settembre
Vescovado – mattino
Udienze
Seminario – ore 17.00
Riunione del Gruppo di lavoro per il proprio diocesano
La Chiesa celebra Beata Vergine Maria Addolorata
La memoria della Vergine Addolorata ci invita a ricordare la passione di Gesù e a venerare Maria, vicina al Figlio sulla croce. La sua maternità sul Calvario assume un significato universale, mostrando la sua partecipazione alla salvezza di tutti. Maria diventa la nuova Eva: mentre la disobbedienza della prima donna portò alla morte, la sua fedeltà e obbedienza portano alla vita. Questa memoria, nata dalla devozione dei fedeli, fu ufficialmente inserita nel calendario romano da papa Pio VII nel 1814.
Il sorge alle ore7,07e tramonta alle ore 19,43
«La politica sia una missione basata sulla legge naturale (…) non come professione, ma come missione per la crescita della verità e del bene.» (Papa Leone XIV)
Questa frase, pronunciata durante un incontro con parlamentari di 68 Paesi nel corso del Giubileo dei governanti, trasforma la politica da mera carriera a impegno etico e comunitario. Leone XIV invoca la legge naturale — quella che non è scritta dall’uomo, ma percepita universalmente come guida alla giustizia — come stella polare per governare responsabilmente. Politici non più tecnici o opportunisti, ma missionari del bene comune, che promuovano libertà religiosa, dialogo interreligioso e affrontino sfide moderne (come l'intelligenza artificiale) in favore delle nuove generazioni.





