CRONACA - 14 settembre 2025, 19:33

Otto culle per un giorno, ma il futuro non dorme sonni tranquilli

Al Beauregard di Aosta la cronaca recente ha registrato otto nascite in poche ore: un evento raro che ha riportato il sorriso tra incubatrici e fasciatoi. Ma i dati Istat del primo semestre 2025, pur con un piccolo segno positivo, confermano che il “baby boom” resta lontano

Otto culle per un giorno, ma il futuro non dorme sonni tranquilli

Qualche giorno fa il reparto di ostetricia del Beauregard di Aosta è andato in sovraccarico di felicità: otto nascite in un’unica giornata, quasi un turno straordinario delle cicogne. Un episodio che ha fatto notizia e che, per qualche ora, ha restituito l’immagine di una Valle d’Aosta giovane, vitale, in fermento. Ma la statistica, si sa, è meno romantica e più impietosa.

I dati Istat del primo semestre 2025 raccontano sì un timido rimbalzo: 316 bambini nati vivi tra gennaio e giugno (165 maschi e 151 femmine), con un incremento del 2,93% rispetto ai 307 dello stesso periodo del 2024. Una piccola inversione di tendenza, che però non basta a eguagliare i livelli del 2022, quando le nascite erano state 366. La montagna resta dunque in inverno demografico, nonostante la fiammata di cronaca delle otto culle.

Parallelamente, qualche segnale incoraggiante arriva anche sul fronte opposto della vita: i decessi sono scesi da 699 nei primi sei mesi del 2024 a 666 nello stesso periodo del 2025. Pochi funerali in meno, ma in una comunità piccola come la Valle il dettaglio pesa. In calo invece i matrimoni, passati da 180 a 171, con il rito civile sempre più scelto (144).

Il confronto con il quadro nazionale, poi, accentua la particolarità valdostana: in Italia, nel primo semestre 2025, i nati vivi sono stati 166 mila, in calo del 7% rispetto al 2024. Al contrario, i decessi sono cresciuti dell’1,7% toccando quota 327 mila. In questo panorama fosco, la Valle sembra aver trovato un leggero respiro, pur senza invertire realmente la tendenza.

Ecco allora che quelle otto nascite in un solo giorno diventano più di una curiosità di cronaca: sono un simbolo. Otto famiglie nuove che si allargano, otto comunità che si arricchiscono di una voce in più. Una parentesi lieta che non cambia i grafici, ma ricorda che la speranza — come i neonati — spesso arriva tutta insieme, e quasi sempre quando meno te lo aspetti.

j-p.sa.

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