Velina Rossonera e Arcobaleno - 08 settembre 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano

Velina Rossonera e Arcobaleno

Le Betoneghe, sempre a caccia di un balcone strategico per spettegolare indisturbate, hanno finalmente trovato il loro bunker segreto: La Cave in rue De Tillier. Dicono che lì dentro si respiri aria di pace, ma in realtà è solo perché l’odore di vino copre quello della politica. Fra un bicchiere e una battuta, le Betoneghe osservano il mondo dall’alto (o meglio, dal basso delle botti), convinte che da quel punto si capisca più della Valle che da tutto Palazzo regionale messo insieme.

E a proposito di politica, quella vera, quella che fa tremare i polsi e non solo i calici: dopo il caso Barmaz a Saint-Pierre, anche la campagna elettorale per le comunali di Aosta si tinge di noir. Giovanni Girardini, candidato del centrodestra, racconta di minacce anonime, persino di morte. Non contenti delle lettere, qualcuno avrebbe pure provato a “contribuire” all’evento, aggredendolo davanti a un caffè. Aosta insomma è diventata Gotham City, solo che invece di Batman abbiamo il Comandante dei Vigili a presidiare l’Arco e il massimo dell’investigazione è capire chi ha staccato i cartelli elettorali di notte. Tutto insabbiato dalla campagna elettorale, che funziona meglio del bicarbonato: digerisce ogni scandalo e lo fa sparire.

Intanto a Pollein il sindaco Filippini, dopo essere stato visitato dai ladri, invita i cittadini a segnalare “persone o veicoli sospetti”. Tradotto: se il vicino cambia macchina, meglio denunciarlo. La Plaine rischia di trasformarsi in una puntata di Distretto di Pollein, con il sindaco nel ruolo del commissario e i topi d’appartamento che intanto se la ridono.

Ad Aosta invece si continua con i buoni sentimenti: la Settimana europea della mobilità. Tema di quest’anno: “Mobilità per tutti”. Anche per i ladri di Pollein, supponiamo. Strade chiuse, bici ovunque, la città si trasforma in un gigantesco spinning all’aperto. Il tutto mentre i cittadini fanno i conti con i bus che passano quando vogliono e le strade che sembrano più buche che asfalto. Ma va bene così, basta un hashtag europeo e siamo tutti più leggeri.

E siccome non ci facciamo mancare nulla, arriva pure l’inaugurazione dell’anno scolastico: taglio del nastro all’Emile Lexert con assessori, sindaco e sovrintendente. Una parata di saluti istituzionali che gli studenti ascolteranno con lo stesso entusiasmo con cui si guarda la vernice asciugare. Poi però, quando torneranno in classe con i banchi storti e i gessetti mezzi rotti, capiranno che almeno la cerimonia è durata meno delle interrogazioni.

Il microfono traditore
Durante un discorso elettorale, un politico ha parlato di “progetti già realizzati”… che in realtà erano solo idee sulla carta. Il microfono traditore non mente mai, e le Betoneghe hanno già preparato un diploma onorario per la fantasia amministrativa.

Durante un evento culturale, un politico ha inaugurato una mostra ringraziando tutti gli “artisti italiani e stranieri”… salvo scoprire, immediatamente, che gli artisti erano tutti valdostani. Il microfono traditore ha registrato ogni parola, mentre le Betoneghe ridevano talmente forte da far tremare i bicchieri del buffet.

Firmato Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

Firmato Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

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