CRONACA - 08 settembre 2025, 10:30

Ora legale: ultimo atto o il sole che ci spara addosso

In questo 2025 l’ora solare ci piomba addosso con un giorno d’anticipo, rubandoci luce e sonno. Tra scherzi del calendario e ipotesi di abolizione dell’ora legale, il nostro organismo fatica a capire se ridere, piangere… o rimandare la sveglia

Ora legale: ultimo atto o il sole che ci spara addosso

Cari amici della luce e dell’ombra, preparatevi: quest’anno l’ora solare arriva prima del previsto, come un ospite che bussa senza avvisare e pretende di restare a cena. La colpa? Nessuna nuova legge, nessun decreto segreto: solo un piccolo capriccio del calendario. L’ultima domenica di ottobre cade il 26, un giorno prima rispetto al 2024. Risultato? Le nostre giornate corte arrivano in anticipo, e il sole sembra fare un “ciao ciao” anticipato.

Il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà nella notte tra sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre, alle 3 del mattino, con la rituale manovra dell’indietro di un’ora. Semplice, dite? Sbagliato. La nostra vita quotidiana rischia di trasformarsi in una serie di siparietti tragicomici: sveglie che suonano sbagliate, caffè consumati in penombra, tramonti che ci guardano con aria di sfida.

Cosa ci aspetta con il ritorno all’ora solare:

Il sole saluta prima = le attività all’aria aperta diventano una corsa contro l’ombra;

Ritmi da rimodellare = colazione al buio, pranzo con luce artificiale, cena in modalità “lampada da salotto”;

Stanchezza extra = insonnia, sonno interrotto, aumento della caffeina, panico generale tra chi guida o lavora.

E non dimentichiamo l’effetto sul nostro organismo: sonnolenza, difficoltà a concentrarsi, stress aumentato. In pratica, il corpo dice “Ma chi sei tu e perché cambi tutto?” e la mente risponde “Non lo so, ma cerchiamo di sopravvivere”.

Quando torneremo finalmente a godere delle lunghe giornate di sole? Primavera 2026, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo. Un’eternità per chi ama la luce, un sollievo per chi sogna il buio.

E qui la chicca finale: si parla sempre più insistentemente di sopprimere definitivamente l’ora legale. Immaginate: niente più spostamenti di lancette, niente più confusioni notturne, ma anche niente più illusioni di giornate infinite in primavera e estate. Saremo liberi? O solo schiavi del sole e dell’ombra senza via di fuga?

In fondo, forse l’ora legale era l’ultimo vestito elegante del nostro calendario: tolta di dosso, restiamo nudi davanti al tiranno solare… e possiamo solo sperare che almeno tramonti con stile.

j-p. sa.

SU