FEDE E RELIGIONI - 06 settembre 2025, 18:00

Almanach de dimanche 7 septembre saint Grat év d’Aoste

Sancte Michaël Archangele, ora pro me!   Questo mio cuore è tuo... Gesù mio, prendi allora questo mio cuore, riempilo del tuo amore e poi comandami quel che vuoi. (san Pio da Pietrelcina)

Almanach de dimanche 7 septembre saint Grat év d’Aoste

Gli impegni del Vescovo Franco Lovignana

Domenica 7 settembre
Cattedrale – ore 15.00
S. Messa stazionale e processione per la Solennità di San Grato patrono della Città e della Diocesi
Lunedì 8 settembre
Courmayeur, Santuario di Notre-Dame de la Guérison
ore 9.30 Processione
ore 11.00 S. Messa
Martedì 9 settembre
Vescovado – mattino
Udienze
Vescovado – ore 18.15
Formazione Ordo Virginum
Giovedì 11 settembre
Vescovado – mattino
Udienze
Sabato 13 settembre
Cattedrale – Pont Suaz – ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié
Domenica 14 settembre
Borgosesia – ore 10.00
S. Messa in onore di San Grato
Lunedì 15 – martedì 16 settembre
Priorato di Saint-Pierre – mattino
“Due Giorni” del clero all’inizio dell’Anno Pastorale
Lunedì 15 settembre
Curia vescovile – ore 18.45
Segreteria del Consiglio pastorale diocesano

La Chiesa celebra  San Grato di Aosta Vescovo

Egli fu quasi certamente il presbitero che, dichiarandosi inviato di Eustasio protovescovo di Aosta, firmò la lettera del Concilio Provinciale di Milano inviata nel 451 a papa Leone Magno, in occasione della soluzione del problema delle due nature in Cristo. Alla morte di Eustasio, nella seconda metà del V secolo, Grato divenne vescovo di Aosta. Sono state avanzate anche due ipotesi. Eustasio e Grato potrebbero essere stati di origine greca. Entrambi potrebbero avere studiato nel cenobio eusebiano di Vercelli perché Aosta era compresa nel territorio di questa città e perché Sant'Ambrogio, nella lettera ai vercellesi, dice che le Chiese dell'Italia settentrionale si rivolgevano a quel cenobio per scegliere i propri pastori.

Il sorge alle ore 6,59 e tramonta alle ore 19,57

«La politica sia una missione basata sulla legge naturale (…) non come professione, ma come missione per la crescita della verità e del bene.» (Papa Leone XIV)
Questa frase, pronunciata durante un incontro con parlamentari di 68 Paesi nel corso del Giubileo dei governanti, trasforma la politica da mera carriera a impegno etico e comunitario. Leone XIV invoca la legge naturale — quella che non è scritta dall’uomo, ma percepita universalmente come guida alla giustizia — come stella polare per governare responsabilmente. Politici non più tecnici o opportunisti, ma missionari del bene comune, che promuovano libertà religiosa, dialogo interreligioso e affrontino sfide moderne (come l'intelligenza artificiale) in favore delle nuove generazioni.

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