Consiglio Valle Comuni - 06 settembre 2025, 12:29

Diritti, giustizia sociale e ambiente: Valle d’Aosta Aperta lancia la sfida per le regionali 2025

La lista Valle d’Aosta Aperta inaugura la campagna elettorale a Verrès, puntando su giustizia sociale, tutela dell’ambiente e difesa dei diritti dei lavoratori. Una coalizione eterogenea che unisce più anime della sinistra valdostana e guarda con attenzione al territorio e alle emergenze globali che lo influenzano

Diritti, giustizia sociale e ambiente: Valle d’Aosta Aperta lancia la sfida per le regionali 2025

A Verrès, luogo simbolico della storia dei diritti dei lavoratori, Valle d’Aosta Aperta ha ufficialmente dato il via alla campagna elettorale per le regionali 2025. In un salone gremito, le candidate e i candidati, emozionati ma determinati, hanno presentato il programma della lista davanti a cittadini e simpatizzanti, ribadendo l’impegno per una Valle più giusta, verde e solidale.

Ad aprire l’incontro è stata Donatella Corti, insegnante e già animatrice dell’associazione antimafia Libera, seguita dal portavoce Raimondo Donzel e dai candidati Daria Pulz, Alexandre Glarey, Erika Guichardaz, Elisa Tripodi, Patrizia Pradelli, Francesco Lucat, Guido Aiazzi e Simona Rossi. È stato proprio il portavoce a sottolineare come la lista rappresenti “l’unica alternativa alla destra, allo status quo e a un sistema clientelare che privilegia pochi a discapito di molti”.

Valle d’Aosta Aperta, che da oltre tre anni costruisce il proprio programma attraverso il confronto tra le diverse anime che la compongono – Area Democratica Gauche Autonomiste, ADU Ambiente Diritti Uguaglianza, Uniti a Sinistra-PRC/RS e Movimento 5 Stelle – ha trovato riconoscimento anche fuori dai confini regionali. Pippo Civati ha definito la coalizione “una sinistra felice”, mentre parlamentari europei come Mariangela Danzì, Tiziana Beghin e Gaetano Pedullà hanno seguito con interesse il percorso politico della lista.

I temi centrali presentati a Verrès riguardano la lotta contro le disuguaglianze e le discriminazioni, con un’attenzione particolare alle emergenze locali come la sanità pubblica, segnala dalla gestione dell’Ospedale regionale, e la precarietà dei lavoratori, tra cui vigili del fuoco e forestali. La scuola pubblica, oggi caratterizzata da carenze di aule e palestre, e la difesa del territorio – dal Vallone di Cime Bianche alle politiche agricole sostenibili – sono stati posti al centro della strategia della lista, insieme a una ferma condanna della guerra e della corsa agli armamenti a livello globale.

La coalizione ha inoltre sottolineato l’importanza di redistribuire le risorse economiche della Regione, pari a un avanzo di 280 milioni di euro, per sostenere le fasce più deboli con misure concrete, tra cui un piano di edilizia popolare a canone equo, un bon chauffage e sostegno alle famiglie che assistono anziani o persone fragili.

Ad introdurre le 35 persone candidate sono state Lorena Borettaz e Donatella Borney, due insegnanti impegnate da sempre in progetti interculturali e di volontariato. La lista, così composta, punta a proporre un modello alternativo di politica locale, fondato su trasparenza, partecipazione e rispetto dei diritti di tutti i cittadini, contrapposto a un sistema clientelare che, secondo Valle d’Aosta Aperta, continua a favorire pochi privilegiati.

je.fe.

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