Il bene comune - 02 settembre 2025, 14:00

VOLONTARIATO, L’APPELLO DEL CSV: LA POLITICA METTA AL CENTRO IL BENE COMUNE

Alla vigilia delle elezioni regionali e comunali, il presidente del CSV Claudio Latino chiede a candidati e forze politiche di assumere impegni concreti: varare subito la legge regionale sul Terzo Settore e realizzare la Casa del Volontariato ad Aosta

Claudio Latino

Claudio Latino

Il futuro del volontariato valdostano bussa alle porte della politica. Con una lettera aperta inviata ai candidati sindaco e vicesindaca della città di Aosta e agli esponenti delle liste in corsa per le elezioni regionali del 28 settembre, il Centro di Servizio per il Volontariato della Valle d’Aosta lancia un appello a guardare oltre i programmi di parte e a lavorare per il bene comune.

«Il volontariato è un presidio di coesione sociale e inclusione, ma servono strumenti concreti per sostenerlo», scrive il presidente Claudio Latino, indicando due priorità: approvare senza ulteriori rinvii la legge regionale sul Terzo Settore e Volontariato – ferma da tempo in quinta commissione – e dare finalmente una sede stabile al volontariato con la realizzazione della Casa del Volontariato ad Aosta.

Il CSV, che oggi supporta oltre 230 organizzazioni iscritte al RUNTS, chiede risorse certe per non dover interrompere o ridurre l’attività a favore della comunità. «Dopo vent’anni abbiamo dovuto lasciare la sede di Via Xavier de Maistre – ricorda Latino – per trasferirci provvisoriamente in spazi ridotti presso l’ex asilo di Via Avondo. È una soluzione decorosa, ma non sostenibile a lungo termine».

Il presidente si è detto disponibile a incontrare candidati e forze politiche per illustrare il lavoro svolto e i bisogni concreti del mondo del volontariato. Un invito a mettere da parte divisioni e slogan elettorali per costruire insieme una Valle d’Aosta più solidale, dove il volontariato non sia considerato un costo, ma un investimento sul futuro di tutti.

LETTERA APERTA AI CANDIDATI DELLE ELEZIONI COMUNALI E REGIONALI 2025 RICHIESTA DI INCONTRO

Tra quattro settimane la popolazione del capoluogo regionale e dell’intera Valle d’Aosta sarà chiamata al rinnovo delle Amministrazioni comunali e del Consiglio Regionale. In questo quadro, ci sembra importante portare all’attenzione della futura classe politica la rilevanza dell’impatto e il ruolo svolto quotidianamente dal mondo del volontariato e dal CSV Valle d’Aosta.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
In questi ultimi anni il nostro Capoluogo e l’intera regione si sono distinti, a livello nazionale, per il numero di volontari e volontarie in rapporto al numero di abitanti, che con molta umiltà ma con altrettanta determinazione danno risposte ai bisogni della collettività.

Nella nostra regione operano quotidianamente oltre 230 ETS (tra ODV e APS), mentre le indagini statistiche ci dicono che un valdostano su quattro è iscritto a un’associazione di volontariato; a questi si aggiunge il cosiddetto “volontariato liquido”, costituito dalle molte — e sempre più numerose — persone, in massima parte giovani, che si dedicano ad attività mirate e puntuali nel campo della cittadinanza attiva, prescindendo dall’iscrizione a gruppi o organizzazioni. Un volontariato valdostano, infine, che produce ed “esporta” buone pratiche in tutto il territorio nazionale, le cui iniziative sono spesso diventate modelli da replicare in altre realtà regionali ed extra-regionali.

IL VOLONTARIO FORMATO E COMPETENTE
Si tratta, in particolare, di volontari competenti, che aggiungono alla propria conoscenza personale una continua crescita in termini di aggiornamento e formazione e che si avvalgono, per questo, anche della continua proposta formativa che il CSV Valle d’Aosta promuove e offre; formazione che consente ai servizi offerti dal volontariato di garantire qualità e rispondere ai bisogni del territorio, oltre a dare risposta alla necessità prioritaria di una partecipazione “alla pari” del volontario nei diversi tavoli istituzionali a cui siedono le nostre associazioni.

IL CSV VALLE D’AOSTA: MOTORE DI UNA COMUNITÀ SOLIDALE
Nei suoi oltre 25 anni di attività sul territorio, il CSV Valle d’Aosta ha svolto un ruolo di affiancamento continuo e quotidiano rispetto a questo straordinario mondo del volontariato; affiancamento che, oltre ad assicurare una formazione costante, ha via via qualificato i servizi a favore di ogni singola associazione, al fine di rispettare quello che rimane un nostro principio fondamentale: “Nessuna associazione, anche la più piccola, può essere lasciata da sola”.

Al contempo, il CSV Valle d’Aosta ha svolto e svolge un ruolo di primo piano per quanto riguarda la valorizzazione del volontariato nell’intero territorio, ad iniziare dal mondo scolastico e con il fattivo coinvolgimento dei giovani, a partire anche dai centri nevralgici in cui il CSV opera, quali gli spazi di Plus ad Aosta (ex Cittadella) e la Cittadella dei giovani della Bassa Valle a Verrès.

IL CODICE DEL TERZO SETTORE
L’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore e l’introduzione del RUNTS hanno assicurato una razionalizzazione e un’organizzazione più omogenea del mondo associativo, ma hanno anche imposto obblighi statutari e adempimenti burocratici uguali per tutte le associazioni, senza alcuna distinzione o facilitazione per quelle, come le nostre, di dimensioni più ridotte. Anche in questo caso il CSV Valle d’Aosta ha svolto, in forma gratuita, un sostegno e un importante lavoro di consulenza e accompagnamento rispetto alle tante problematiche sorte in questo contesto.

IL CSV CHE C’È
In questi anni, uno dei capisaldi della politica associativa del CSV è stata l’attenzione al territorio, nella consapevolezza che le risposte ai tanti bisogni emergenti nascono nella preventiva e piena conoscenza dei luoghi e delle comunità.

Uno degli strumenti più partecipati, in questo senso, è stato il DONODAY, la carovana della solidarietà che ha percorso tutto il territorio valdostano e che ha permesso di valorizzare il volontariato territoriale, rappresentando la premessa per una interlocuzione continua tra Istituzioni locali, CELVA, mondo del volontariato, enti privati e cittadini.

E proprio l’anno scorso, sulla base dello straordinario successo registrato, la Valle d’Aosta è stata proclamata “Capitale Italiana del Dono”.

Nel corso degli ultimi anni sono nate sul territorio — in alcuni casi proprio su impulso ed iniziativa del CSV — le prime strutture regionali di comunità con particolare attenzione al mondo giovanile: la Cittadella della Bassa Valle a Verrès, le nuovissime Cittadelle della Media Valle a Châtillon e Saint-Vincent, ed in prospettiva potrà nascere una Cittadella dei giovani dell’Alta Valle, di cui si ragiona sul territorio e di cui si sentirebbe l’esigenza.

IL CSV E LE RISORSE
Il CSV Valle d’Aosta vive grazie alle risorse previste dalla legge nazionale, che prevede l’obbligo per le Fondazioni bancarie di destinare 1/15 degli utili a livello centrale e poi ripartito su base regionale in base a diversi parametri. In questi ultimi anni, l’entità di queste risorse si è drasticamente ridotta e il nostro CSV è stato costretto a procedere alla riduzione del personale incaricato.

Tutto questo accade, per contro, in un momento storico in cui le richieste del mondo associativo sono in costante crescita, e il Codice del Terzo Settore ha previsto, per i CSV, l’erogazione di servizi a tutti gli ETS presenti sul territorio, senza alcuna distinzione e senza alcun riconoscimento economico aggiuntivo. Allo stesso tempo, diverse organizzazioni (i vigili del fuoco volontari, le Pro Loco, le Bande musicali) stanno chiedendo nuovi servizi e un’accoglienza complessiva, e il CSV è parte determinante in molti tavoli istituzionali, dal Piano di Zona territoriale a quelli di settore.

APPELLO AI CANDIDATI
Sulla base di quanto illustrato, riteniamo che sia venuto il momento di “dare concretezza” a un riconoscimento effettivo del ruolo del volontariato svolto in questi anni e del CSV per il supporto che esso garantisce.

Ad oggi intravediamo due necessità sostanziali e primarie che sarebbe fondamentale soddisfare per garantire, nel complesso, non solo la sopravvivenza del volontariato ma un vero e auspicabile rafforzamento dello stesso:

Legge regionale sul Terzo settore e volontariato
Il disegno di legge regionale sul Terzo settore da tempo “giace” in quinta commissione: riteniamo sia urgente il varo di questa legge e auspichiamo possa, tra i suoi articoli, indicare e definire risorse certe da destinare al sostegno delle attività del CSV, al fine di non interrompere o ridurre l’azione che esso svolge a beneficio di ogni singolo volontario.

La “Casa del Volontariato”: un tema non più rinviabile
Nel 2024, dopo oltre 20 anni, il nostro CSV ha dovuto lasciare, per ragioni economiche, gli spazi in Via Xavier de Maistre, per poi giungere all’individuazione di una sede provvisoria presso l’ex asilo in Via Avondo 8. Si tratta di una struttura decorosa, che ha richiesto la realizzazione di ingenti lavori di ristrutturazione, ma che non può soddisfare, nel medio-lungo periodo, le esigenze delle associazioni che proprio presso il CSV hanno sede legale, anche tenuto conto del fatto che gli spazi sono circa la metà rispetto alla sede precedente.

Per questo motivo riteniamo urgente il tema della realizzazione di una vera e propria “Casa del Volontariato” che dia condizioni di lavoro ottimali sia al personale del CSV, sia — e soprattutto — alle tante donne e uomini che ogni giorno, in occasione delle diverse emergenze e necessità, lavorano per costruire una Valle d’Aosta vicina ai cittadini e ai loro bisogni. Il mondo del volontariato se lo merita.

La comunità valdostana non può permettersi, a tale riguardo, di disperdere o interrompere il valore aggiunto realizzato in questi anni dal CSV, in nome e per conto di ogni singola associazione; occorre dunque compiere un salto di qualità nel riconoscimento sostanziale di questo straordinario patrimonio umano.

RICHIESTA DI INCONTRO
Per tutti questi motivi e per illustrare compiutamente l’attività che il CSV VDA svolge e le necessità che intercetta, avremmo piacere di incontrare i candidati sindaco e vice sindaca del capoluogo regionale e i candidati al Consiglio regionale, nei modi e nei tempi preferiti.

Il Presidente del CSV VDA
Claudio Latino
cell. 3479820540

pi.mi.

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