ATTUALITÀ - 01 settembre 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano

Velina Rossonera e Arcobaleno

Alla Cave, in rue De Tillier, le Betoneghe hanno finalmente trovato il loro santuario: un piccolo angolo strategico dove osservare il teatrino politico senza essere disturbate, contemplando in pace le mosse di chi crede di fare politica mentre in realtà fa solo danza burocratica. Rocco, come sempre impeccabile, risponde a chi lo accusa di conflitto di interessi con numeri e programmi, roba seria: traffico, servizi, sviluppo… insomma, la Valle d’Aosta reale contro le chiacchiere da aperitivo politico.

Intanto al Casinò di Saint Vincent agosto si chiude a 6.999.667 euro, con le slot che sorridono di 19.931 euro in più e i tavoli da gioco che piangono 645.873 euro di meno. Gli ingressi aumentano di 1.528 unità: qualcuno evidentemente ama il brivido dell’incertezza tanto quanto le Betoneghe amano i punti di osservazione strategici. E la Tazzina al Veleno? Pepatissima, naturalmente, pronta a ricordarci che anche i numeri tristi si possono leggere con ironia.

Sul fronte elezioni, il Tar si è scatenato: tre liste riammesse – Pour Oyace, Vivre Gignod e Unis on réussit – scongiurando il commissariamento e regalando dosi extra di caffè a chi aveva già preparato brindisi e morsi di ansia. La Commissione elettorale, prima di bocciare le liste, deve essersi affidata ai fondi del caffè o forse a un manuale di sudoku giuridico: fortuna che il Tar ha cambiato miscela, un espresso corretto che rimette tutto in ordine e fa sorridere anche le Betoneghe più severe.

E come se non bastasse, AVS-Rete civica si mette in gioco con un ricorso contro la legge elettorale regionale: nove candidati – Debernardi, Giunta, Gualtieri, Lucat, Foletto, Kratter, Nasso, Riccarand e Minelli – chiedono che il diritto al voto attivo e passivo sia rispettato già alle prossime regionali, sfruttando il ritorno delle tre preferenze confermato dal referendum del 10 agosto. Tradotto: niente scorciatoie né cavilli, la politica deve tornare sul terreno dei cittadini, non dei manuali di istruzioni.

Il Traforo del Monte Bianco, nel frattempo, continua il suo tour de force con chiusure trimestrali che mettono a dura prova logistica e turismo, trasformando i 254 metri di rifacimento della volta in mesi di isolamento parziale per tutta la Valle. E il generale Galletta fa il giro dei confini come un influencer militare, salutando carabinieri in pattuglia e passando dalle stazioni come se fosse in un reality show.

Non mancano però le note amare: un operaio di 42 anni perde la vita ad Alassio durante lavori “acrobatica style” sul tetto, mentre un collega se la cava con qualche graffio. La Cisl promette battaglia legale, perché se la vita diventa statistica, meglio cambiare canale subito.

☕ La tazzina di veleno
Oyace e Gignod brindano al ritorno al voto e ingoiano le spese legali con una miscela extra strong: un caffè per la gioia, uno per digerire il manuale di sudoku della Commissione elettorale. E mentre il Tar serve l’espresso corretto, le Betoneghe osservano soddisfatte dalla Cave, felici di avere finalmente un punto di vista strategico… e la conferma che, a volte, la satira è l’unico vero antidoto al caos valdostano.

Firmato Le Sentinelle del Tombino – allias Le Betoneghe

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