Aosta Capitale - 01 settembre 2025, 20:57

Ozmo per Aosta: muri che raccontano duemila cinquant’anni di storia

In occasione del 2050° anniversario della fondazione di Aosta, Ozmo trasforma le pareti cittadine in portali tra passato e contemporaneo, con murales che dialogano con il paesaggio, l’archeologia e l’identità della città

Ozmo per Aosta: muri che raccontano duemila cinquant’anni di storia

Martedì 2 settembre alle ore 14.30, il contesto urbano di Aosta accoglie un’operazione artistica di grande profilo. Ozmo, pseudonimo di Gionata Gesi, pioniere della street art italiana e artista di fama internazionale, ha ideato una serie di murales capaci di tradurre in linguaggio contemporaneo la complessità storica, geografica e culturale della città.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Aosta e inserita nel palinsesto AOSTAE 2025, celebra il 2050° anniversario del capoluogo valdostano. “Aosta si specchia svelando un suo volto antico e nuovo, trasformando muri in portali nei quali ci immergiamo scoprendo storie che parlano di noi”, sottolinea Samuele Tedesco, assessore alla cultura e alle politiche giovanili, ricordando che “il Giano, Dio dei Passaggi, diventa un monito per ribadire che le soglie non servono per restare fermi, ma per andare oltre e proseguire nel cammino”.

Per la prima volta in Italia, un progetto di tale scala è affidato a un unico artista, con un itinerario di murales inizialmente limitato a due pareti, ma destinato a svilupparsi in altri spazi della città. Come spiega lo stesso Ozmo: “Questo progetto murale si sviluppa in alcuni luoghi distinti della città, che corrispondono a soglie simboliche che riportano a macrotemi come la natura, l’origine e la storia della città e la sua identità”.

Il primo murale è collocato sulla parete della Scuola Primaria “Giovanni Pezzoli” (via Parigi 137), affacciata sulla Strada Statale 26, che segue l’antico tracciato della Via delle Gallie romana. Il soggetto è Giano Bifronte, divinità romana dai due volti che osservano in direzioni opposte. Nel lavoro di Ozmo, Giano volge lo sguardo verso la viabilità e il complesso scolastico, “a significare quanto la figura mitologica non si presenti solo come nume della strada, ma anche iniziatore e protettore del percorso formativo individuale”. Una sintesi tra stratificazione urbana e formazione personale, tra infrastruttura antica e individuo in divenire.

Il secondo murale sarà realizzato sulla Scuola Cerlogne, in corso Saint Martin de Corléans, nei pressi dell’area megalitica di Aosta, tra le più antiche testimonianze simbolico-spirituali d’Europa. La stele antropomorfa del terzo millennio a.C., esposta al MegaMuseo di fronte alla scuola, diventerà ponte tra epoche, trasformandosi in un personaggio dai tratti fumettistici e connettendo i bambini di oggi alle radici preistoriche della città.

Con questo progetto, Ozmo non realizza semplici murales, ma crea una regia diffusa, invitando lo spettatore a ricomporre i frammenti in un racconto unitario. Ogni parete emerge come proiezione maieutica della comunità e del paesaggio urbano, trasformando Aosta in una città dove la storia antica e la creatività contemporanea si intrecciano in un dialogo visibile e vibrante.

je.fe.

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