ATTUALITÀ - 30 agosto 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano e non solo

Velina Rossonera e Arcobaleno

Le Betoneghe hanno fatto una scoperta degna di un servizio segreto: in rue De Tillier, alla Cave, hanno individuato un punto di osservazione strategico che manco la CIA. Finalmente un rifugio sicuro, lontano dalle grida elettorali e dal vociare dei comizianti, dove poter spettegolare in santa pace con un calice in mano. E giurano che dalla Cave si capisce più di politica regionale che in tre sedute di Consiglio messe insieme.

Intanto al Colle del Moncenisio si è aperta la Fête des Alpes 2025 con la firma di una dichiarazione d’intenti tra Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia. Un tripudio di sorrisi e penne stilografiche che ha sancito l’impegno a “fare territorio insieme”. Ora, siccome le montagne non conoscono confini, i politici hanno pensato bene di mettere dei confini di carta. Sarà pure governance alpina, ma a guardarli sembrava più la firma del condominio che decide di rifare l’intonaco: grandi discorsi sull’ambiente e sulla mobilità, e poi tutti a pranzo con polenta e fontina.

Sul fronte elettorale, invece, la questione delle tre preferenze è finita dritta nelle mani degli avvocati. AVS-Rete Civica ha bussato al tribunale chiedendo un accertamento: quale legge vale per il voto del 28 settembre? Quella prima del referendum o quella dopo? Insomma, siamo al punto che neppure il notaio di paese saprebbe dire come compilare la scheda. La campagna elettorale comincia quindi nel caos giuridico: il cittadino medio, già confuso, potrà finalmente divertirsi al seggio come a un quiz televisivo, con tanto di domandina finale: “Vuoi confermare la tua risposta?”.

E poi ci sono loro, i Fratelli d’Italia valdostani, che con un post su Facebook hanno tirato fuori il concetto dell’“auto-sospensione etica”. Etica, capito? Un po’ come dire che ci si mette in punizione da soli perché si è stati troppo bravi. Hanno chiesto al candidato sindaco autonomista-progressista di autosospendersi dai lavori pubblici per non mescolare le carte. Sarebbe come se un barista in campagna elettorale decidesse di non servire più i caffè, per non influenzare i clienti. Un’idea geniale, peccato che se si applicasse sul serio resterebbe vuoto mezzo Palazzo regionale.

E allora il pronostico elettorale, quello serio: vincerà chi avrà più parenti da chiamare, più amici da convincere e più polpette da servire alle cene di quartiere. Perché la politica, in fondo, è una gara di cuochi mascherata da programma elettorale. E per chi sogna un Consiglio regionale di alti statisti, preparatevi: ci sarà invece un’assemblea di cuochi dilettanti, camerieri improvvisati e sommelier da fiera del vino.

Per concludere, un piccolo siparietto di paese. Un noto politico comunale, microfono alla mano, ha inaugurato l’ennesimo evento culturale. Con voce solenne ha salutato “gli illustri ospiti francesi” che però erano piemontesi. Non contento, ha corretto se stesso ringraziando “il Dipartimento della Savoia, così attento alla nostra… costa”. Peccato che di coste, in Valle, ci siano solo quelle delle mele. Applausi educati, imbarazzo diffuso e le Betoneghe che ancora ridono.

Firmato Le Sentinelle del Tombino – allias Le Betoneghe

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