C’è un posto in rue De Tillier dove le Betoneghe finalmente trovano pace: La Cave. Non è un bar segreto né l’ultimo rifugio dei cronisti del gossip politico, ma il nuovo osservatorio strategico del quartiere, dove le Sentinelle del Tombino possono scrutare il palazzo regionale, i passanti e persino l’orologio della torre comunale senza essere disturbate. Pare che da lì si veda tutto, persino i consigli di amministrazione, e che si stia studiando un manuale di tattiche per interpretare ogni singolo silenzio istituzionale come fosse un segnale in codice Morse.
E se pensavate che il dramma fosse solo quello della politica, vi sbagliate di grosso: l’USL è entrata in modalità “missione prevenzione” dopo alcuni episodi di botulismo nazionale, intensificando controlli mirati su ristoranti, sagre e laboratori artigianali. Ultimo caso in Valle cinque anni fa: una coppia si era improvvisata “assaggiatori di sott’olio” e aveva pagato pegno. La Dott.ssa Anna Maria Covarino, alla guida della Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, riceve ogni giorno domande di cittadini terrorizzati: c’è chi ha già preparato la lista della spesa con il casco e la mascherina. Presto sul sito dell’USL una sezione dedicata risponderà a tutte le domande: perché, si sa, nulla dice sicurezza come una guida PDF pronta da scaricare tra un clic e l’altro di polenta concia.
Proprio a proposito di polenta concia, dimenticate influencer e tiktok: secondo l’Osservatorio Telepass, la Valle d’Aosta domina la rete con oltre 40 mila ricerche mensili. Polenta concia, costolette e gnocchi alla bava in cima alla classifica, e le tegole che volano del +207% come se fosse il nuovo titolo azionario della Valle. A quanto pare, la tradizione batte l’algoritmo: chi avrebbe mai detto che la fame di gnocchi fosse la vera trendsetter del web?
Sul fronte CVA, invece, le giovani valdostane possono sorridere: ci sono 25 mila euro in borse di studio STEM in palio. Cinque premi da 5.000 euro ciascuno per chi sogna università scientifiche e tecnologiche, mentre il resto dei comuni mortali rimane a interrogarsi sul perché i numeri non si moltiplichino come le tegole su Google. Deadline 1° settembre, quindi affrettatevi: qui non serve solo cervello, serve anche fiuto per i bandi.
Nel mentre, il Gruppo Alpini di Aosta ha celebrato il suo classico incontro estivo, tra nuovi soci, racconti epici e la prima edizione del Trofeo Gino Porliod di petanque. Il tutto con un’aria conviviale, perché nulla unisce come lanciare palline metalliche mentre si racconta di cime, corone e montagne.
Non possiamo dimenticare, poi, la memoria storica: Trois-Villes, 23 agosto 1944, rastrellamento e distruzione per ritorsione contro l’attacco partigiano a Nus. Sabato 23 agosto 2025 la popolazione è invitata alla commemorazione, con corteo, discorso e lo spettacolo Resistance frammenti di Atamas e Gli Specchi. Perché ricordare è necessario, anche se farlo con ironia e teatralità è molto più sopportabile.
Infine, il capitolo serio ma sempre ironico del “Libro dei sogni” di SAVT-AVCU: serve un nuovo patto per il futuro della Valle d’Aosta. Tra contratti integrativi, fondi di sanità integrativa, incentivi per famiglie e giovani, razionalizzazione della spesa pubblica e ritorno di funzioni statali nel territorio, il messaggio è chiaro: la politica può essere noiosa, ma almeno possiamo ridere dei decreti prima di leggerli.
Insomma, tra polenta, botulismo, petanque, Betoneghe osservatrici e giovani STEM, la Valle d’Aosta resta viva, rumorosa e ironicamente seria: perché se non ci fosse il teatro del quotidiano, chi racconterebbe le nostre piccole grandi avventure da Palazzo regionale in giù?





