Diritti degli Animali - 20 agosto 2025, 21:34

Nuove regole per cani e gatti, la Regione chiama i proprietari alla responsabilità

La Regione rafforza le misure per la tutela degli animali da compagnia: convenzioni, campagne e responsabilità diretta dei proprietari. L’assessore alla Sanità Carlo Marzi e l’Azienda USL in prima linea per trasformare il rapporto uomo-animale in una responsabilità collettiva

Nuove regole per cani e gatti, la Regione chiama i proprietari alla responsabilità

Il legame che unisce uomini e animali da compagnia è da sempre fatto di affetto, fedeltà e cura reciproca. Ma non basta l’amore: serve responsabilità. Con questo spirito l’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali ha scelto di imprimere una svolta concreta al tema, mettendo al centro il benessere degli animali e la consapevolezza dei proprietari. Non un gesto simbolico, ma un percorso strutturato che guarda al futuro, mentre si definisce la revisione della legge regionale dedicata alla tutela degli animali da compagnia.

In quest’ottica il Celva ha stretto una convenzione con il Canile-Gattile regionale per gestire con maggiore efficacia le situazioni di randagismo: cattura e trasporto dei cani vaganti saranno assicurati da un servizio organizzato, con tariffe aggiornate che disciplinano in modo chiaro i costi di recupero, trasporto e mantenimento degli animali. Non più zone grigie, ma regole certe, perché l’animale ritrovato non sia abbandonato due volte: prima in strada e poi nell’indifferenza.

La responsabilità viene riportata in capo ai proprietari, che dovranno saldare le spese al momento della restituzione del proprio animale, inclusi i costi veterinari e di mantenimento. Una scelta precisa, che richiama alla serietà di chi decide di adottare un cane o un gatto: la cura non è un optional, ma un impegno.

Accanto a queste misure, prende avvio una campagna di microchippatura gratuita rivolta ai gatti. Un segnale forte, sostenuto dall’Azienda USL che fornirà i microchip e dagli ambulatori veterinari che si sono messi a disposizione attraverso l’Ordine professionale. Non solo prevenzione del randagismo, ma anche valorizzazione di una cultura della responsabilità diffusa, che guarda al benessere dell’animale come a un bene comune.

L’assessore Carlo Marzi e l’USL hanno scelto di non limitarsi all’amministrazione dell’ordinario: la loro è una chiamata a un salto di qualità, a un rapporto più maturo tra cittadini e animali da compagnia. In gioco non c’è solo la salute animale, ma anche la coesione sociale e la civiltà di una comunità che sa proteggere i più fragili, senza distinzioni di specie.

Perché un cane che torna a casa, un gatto salvato da una strada, sono segni tangibili di una società che sa guardarsi allo specchio senza abbassare gli occhi.

«La vraie civilisation se mesure à la manière dont une société traite ses animaux».

pi.mi.

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