Un appuntamento che non è solo calendario, ma rito collettivo: il ritorno di una comunità che si riconosce in un materiale antico eppure sempre nuovo, la lana. Qui si incontrano gesti artigianali e visioni artistiche, innovazione e tradizione, in un intreccio che restituisce senso al legame tra natura e cultura alpina. Laboratori, mostre, performance, fiera e racconti daranno vita a due giorni intensi, capaci di emozionare e di sorprendere, in cui il valore della lana sarà al centro di un viaggio condiviso.
Il programma si apre sabato 30 agosto alle 10 con una passeggiata narrata nel borgo di Valgrisenche. Alle 11.15 l’inaugurazione ufficiale con l’opening di Morphosis, progetto di arte contemporanea curato da Barbara Pavan, con opere di Elham M. Aghili, Giulia Pellegrini ed Elena Redaelli. Nel pomeriggio alle 14 prenderà il via il laboratorio di cianotipia Fil bleu, condotto da Raffaella Santamaria, seguito alle 15 da Fils d’osier, laboratorio per bambini a cura di Manuel Giovinazzo. Alle 16 sarà il momento dell’incontro “Tante parole, tante fibre”, moderato da Annie Béthaz, con gli interventi di Roberto Miretto (Monviso Cashmere), Giulia Alberti (Fattoria La Rocca), Andrea Dominici (myYak Tibetan Fibers), Giada Bertinazzo (Imbotex) e Paolo Bonivento, entomologo forense.
Alle 17 la performance Albedo di Giulia Pellegrini condurrà il pubblico in un percorso sensoriale, seguita da una visita guidata all’esposizione Morphosis. La giornata si chiuderà alle 20.45 con il dialogo “La voce dei ghiacciai: intrecci tra scienza, arte e tecnologia per un’eredità da salvare”, con Carlo Covini (Lenzing), Jean Pierre Fosson (Fondazione Montagna Sicura), la fiber artist Giulia Pellegrini e la guida alpina Roger Bovard.
La domenica, 31 agosto, sarà dedicata alla manualità e alla filiera della lana. Dalle 10 alle 18 si terrà la fiera Sul filo di lana, con espositori artigiani e produttori locali. Alle 16 la dimostrazione di tosatura con Xavier Broquet e Silvana Mattiello riporterà il gesto originario al centro della scena. Durante la giornata saranno proposte dimostrazioni di cesteria, tessitura, tintura naturale, feltro e maglieria, oltre al racconto partecipato della filiera condotto da Giulia Alberti, alle visite guidate e al gioco per bambini Vesti Lella la pecorella. Non mancheranno le CreATTIVITÀ con la lana curate da Les Tisserands e l’opera collettiva Tricoter le glacier.
I laboratori scandiranno la dimensione esperienziale: sabato pomeriggio Raffaella Santamaria guiderà Fil bleu e Manuel Giovinazzo Fils d’osier. Domenica sarà il turno di Valentina Cosciani, designer tessile, con i due workshop di knitting Silene e Fair Isle. L’artista Nene proporrà L’ago magico e Ricamo creativo. Roberta Bianchetti porterà il laboratorio Gnomo pellegrino, mentre Valentina Saitta farà scoprire ai bambini i Geodi di minerali e lana. Tutti i laboratori sono a numero limitato e su iscrizione tramite form sul sito o contattando l’organizzazione all’indirizzo modelaine.valgrisenche@gmail.com o al numero +39 366 8994697.
Mo’delaine 2025, patrocinato dal Comune di Valgrisenche, non è solo un festival, ma una dichiarazione di identità culturale. In un mondo che rischia di dimenticare la radice dei saperi manuali, Valgrisenche restituisce dignità alla materia e alla comunità che la custodisce. È la celebrazione di un’eredità che continua a trasformarsi, senza mai perdere il filo.
“La laine est mémoire, mais aussi avenir.”







