Per tre giorni, dal 15 al 17 agosto 2025, Aosta smetterà di essere soltanto la città moderna che conosciamo per tornare a vestire i panni di Augusta Prætoria, la colonia fondata dai Romani duemila anni fa sulle terre dei Salassi. L’appuntamento, parte del programma di Aostæ2025, è un invito a camminare tra storia e leggenda, a respirare l’aria di un’epoca in cui le vie lastricate e le torri di guardia erano teatro di incontri, commerci e conquiste. “Veni Vidi Augusta” non è solo una rievocazione: è un laboratorio a cielo aperto, una ricostruzione viva di usi, saperi e sapori che hanno plasmato la Valle.
Nel cuore dell’area del Teatro Romano sorgerà un accampamento militare, con legionari impegnati in addestramenti, dimostrazioni di ingegneria e artigianato, riti sacri e racconti di vita quotidiana. Armi, acconciature, strumenti astronomici e tecniche di costruzione torneranno a mostrarsi nella loro essenzialità funzionale, in un contesto che restituirà al visitatore il senso della disciplina e della potenza organizzativa di Roma. Poco distante, la Torre del Lebbroso offrirà un’immersione nel mondo salasso: botteghe, lavorazioni in cuoio, armi celtiche e liguri, cerimonie e tradizioni dell’Età del Ferro. Tra le erbe officinali e i segreti della medicina antica, tra la cosmesi e i mestieri del fuoco, si ricompone un mosaico di saperi che affondano le radici nella montagna.
Il programma si arricchisce di spettacoli e dimostrazioni: combattimenti rituali, rievocazioni di matrimoni celtici, cerimonie di offerta agli dei, narrazioni di miti e leggende della Gallia Cisalpina. I più piccoli potranno cimentarsi in laboratori di mosaico e di musica antica, vivendo la storia con le mani e con le orecchie, non solo con lo sguardo. A dare ulteriore profondità all’esperienza, due conferenze di alto livello: la prima sulle tecniche militari romane e sugli accampamenti di montagna, con l’archeologa Alessandra Armirotti e lo storico Gastone Breccia; la seconda, “Ab urbe condita, la fondazione di Augusta Prætoria”, affidata all’archeologa Stella Bertarione, che condurrà il pubblico nel momento fondativo della città.
Il percorso di “Veni Vidi Augusta” si svilupperà in più punti della città: dall’Arena di Piazza Narbonne al MAR – Museo Archeologico Regionale, dalla Biblioteca regionale Bruno Salvadori alla Torre dei Balivi, attraversando i giardini, le piazze e le vie che ancora conservano l’impronta dell’antica pianta romana. Un invito, dunque, a guardare Aosta non solo come un luogo da abitare, ma come un palinsesto di memorie, un intreccio di civiltà che ancora oggi disegna il volto delle Alpi.





