Informazione economica e aziendale - 11 agosto 2025, 07:00

Conto corrente: guida alla scelta

Nel prosieguo dell’articolo analizzeremo le tipologie di conti correnti, agevolando la scelta di quello maggiormente adatto alle proprie esigenze.

Conto corrente: guida alla scelta

Uno strumento finanziario, più d’altri, è utilizzato dalla stragrande maggioranza dei cittadini, indipendentemente dal proprio stato sociale: il conto corrente. Non stupisce, quindi, che negli ultimi anni l’attenzione dei risparmiatori verso questo strumento sia notevolmente aumentata, alla ricerca del conto corrente maggiormente adatto alle proprie esigenze

Scegliere un conto corrente, infatti, significa valutare con attenzione i servizi inclusi, i costi di gestione e le proprie necessità operative. Al giorno d’oggi, il mercato offre una vasta gamma di opportunità, andando incontro alle esigenze di ogni singolo soggetto. Nel prosieguo dell’articolo analizzeremo le tipologie di conti correnti, agevolando la scelta di quello maggiormente adatto alle proprie esigenze.

Conto corrente privati: differenze tra online e allo sportello

Il conto corrente maggiormente diffuso al giorno d’oggi è ancora quello “tradizionale”, ovvero che è in essere presso una filiale fisica bancaria ed è in grado di offrire operazioni allo sportello, consulenza diretta e servizi personalizzati. Questa tipologia è adatta a coloro che preferiscono un rapporto umano con la banca e possono recarsi agevolmente in filiale. Solitamente, questa tipologia di conto corrente presenta costi di gestione più alti.

Quest’ultima problematica ha spinto molte persone, soprattutto nelle fasce d’età under 50, ad aprire un conto corrente online, che, di norma, prevede costi di gestione decisamente inferiori rispetto a quello offerto allo sportello bancario. Un altro elemento di forte appeal è la possibilità di poter eseguire operazioni in modo celere e veloce. E’ il caso, ad esempio, dei bonifici, che molte banche online offrono a costi ridotti o, in talune circostanze, azzerati. 

Conti correnti dedicati in base all’età anagrafica 

Negli ultimi lustri, complice la rivoluzione digitale, si è assistito ad un sensibile aumento dell’offerta di conti correnti destinati ai più giovani. Per attrarre questa clientela, che rappresenta il core-business futuro degli istituti di credito, molte banche offrono conti correnti gratuiti fino al raggiungimento di una determinata età anagrafica, che oscilla tra i 25 e 35 anni. 

Per motivi opposti, invece, molte banche offrono scontistiche per pensionati od over 65, soggetti poco avvezzi all’uso della tecnologia e che necessitano dello sportello bancario per poter eseguire le proprie operazioni. La scontistica, in taluni casi, è quanto mai opportuna, visto che il potere d’acquisto di queste persone è decisamente inferiore rispetto a quelle ancora attive dal punto di vista lavorativo.

Conti aziendali 

Decisamente più articolato e complesso, invece, è il discorso riguardante i conti aziendali, i cui costi, per quanto ovvio, variano sensibilmente dalle dimensioni dell’azienda e dalle necessità operative di quest’ultima: le esigenze di un artigiano non possono essere le stesse di una ditta con più dipendenti al proprio interno o che opera anche su mercati esteri. 

Nella valutazione di un conto aziendale, tuttavia, è opportuno prestare attenzione anche ai costi di tutti i servizi accessori, senza limitarsi alla voce “canone mensile”. Molti piccoli operatori economici, come ad esempio i commercianti, devono valutare anche il costo del POS e le commissioni da dover riconoscere sul transato. 

Conti offshore 

Una soluzione sempre più al centro dell’attenzione di moltissimi risparmiatori, è l’apertura di un conto corrente offshore, che viene aperto in un paese diverso di quello della residenza del titolare. Contrariamente a quanto si possa immaginare, l’apertura di un conto offshore è assolutamente legale, a patto che vengano rispettate le normative fiscali sia del paese estero che di quello di residenza. 

Chi opta per questa soluzione non si deve porre l’obiettivo di “nascondere” denaro, ma bensì di beneficiare di servizi bancari internazionali e in alcuni casi, come quello di Dubai, di ottenere significativi vantaggi dal punto di vista fiscale; inoltre, il conto offshore può essere scelto anche per diversificare i propri investimenti, andando a cogliere le opportunità finanziarie in paesi lontano dal nostro.














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