Domenica 10 agosto, ore 22. In Valle d’Aosta si chiudono le urne del referendum regionale confermativo e il verdetto, prima ancora dello spoglio, è già chiaro: a votare è andato appena il del 16,02 %, con 16.852 votanti sui 105.054 cittadini chiamati al voto. Un dato che parla da solo, fotografia impietosa di un legame sempre più allentato tra cittadini e istituzioni.
Ci sono comuni che spiccano, come Saint-Oyen, con il 45,03 % (pari a 86 votanti), mentre la minore affluenza è stata registrata a Morgex, con una percentuale dell’11.28 % (200 votanti).
Nel capoluogo regionale la percentuale di affluenza è stata del 14,47 %: ad Aosta si sono recati al voto 4.121 elettori.
Il quesito riguardava la legge elettorale approvata il 27 febbraio scorso dalla maggioranza regionale, che reintroduce le tre preferenze con un vincolo di genere “gentile”: almeno un nome su tre deve essere di sesso diverso dagli altri due. Non un obbligo ferreo, ma un invito alla varietà. Una riforma che, per molti, rappresenta un timido passo avanti; per altri, l’ennesimo compromesso annacquato.
Eppure, la campagna referendaria è sembrata più un esercizio burocratico che un momento di vero confronto democratico. Gli oppositori, tra cui la Lega che aveva promosso la raccolta firme, hanno poi lasciato agli elettori la più totale libertà, senza una mobilitazione convinta. Alcuni volti noti della politica locale, inclusi ex alleati diventati critici, hanno provato a dare tono alla sfida, ma la realtà è che la maggior parte dei valdostani ha preferito restare lontana dalle urne.
Forse era il caldo di agosto, forse il richiamo delle vacanze, forse la sensazione diffusa che questo referendum fosse più un atto formale che una vera battaglia di principi. Fatto sta che, dalle 12 del mattino — quando l’affluenza era già un modesto 5,32% — fino alla chiusura, il trend non è mai decollato. Alle 19 si era appena all’11,27%. L’inerzia ha avuto la meglio.
E adesso? Domani, alle 8.00, lo spoglio dirà se la legge elettorale sarà confermata (cosa assai probabile, dato che si tratta di un referendum confermativo senza quorum). Ma il vero responso è già arrivato: quello di un elettorato che non sente più la politica come una cosa propria.
En Vallée d’Aoste, la démocratie ressemble parfois à une pièce de théâtre où les acteurs principaux s’absentent, laissant le public face à un scénario confus. Una maggioranza timida, un’opposizione volatile e una chiamata alle urne che ha disturbato più che coinvolto. Così, in una domenica d’estate, la democrazia valdostana ha recitato l’ennesima scena davanti a una platea semivuota, mentre fuori il sole, il vino fresco e le grigliate avevano già vinto la partita.
I risultati elettorali si possono reperire sul sito della Regione al link:
https://elezioni.regione.vda.it/elezioni/DatiAffluenza_i.aspx?idele=188&ord=1&setcar=n (fonte ufficio stampa Giunta regionale)





