ATTUALITÀ - 09 agosto 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

Velina Rossonera e Arcobaleno

Le Betoneghe, stanche di presidiare la piazza come sentinelle di frontiera, hanno finalmente trovato un avamposto strategico degno della loro missione: La Cave, in rue De Tillier.

Da lì, sorseggiando un bianco o un rosso a scelta, osservano il flusso umano come generali al tavolo delle mappe. Le informazioni scorrono più che il vino.

La pace, quella vera, arriva solo quando c’è un buon piatto davanti e un pettegolezzo fresco da masticare.

Tra un brindisi e una stoccata verbale, si commenta l’ultima trovata di Fratelli d’Italia: la proposta di legge per istituire la zona franca in Valle d’Aosta.

Annunciata con l’aria di chi sta salvando il mondo, rivendicano che – dopo decenni di governi autonomisti – ci voleva FdI per innescare la discussione.

Urzì e Zucchi giurano che già in autunno il progetto sarà incardinato in commissione finanze: fiscalità zero, carico nullo per lo Stato, felicità eterna per chi tiene qui la sede legale per dieci anni.

La nota ufficiale assicura che il bilancio regionale reggerà senza battere ciglio. Viene quasi da chiedersi se il miracolo sarà scritto nel nuovo Statuto o nelle favole della buonanotte.

Intanto, fuori dalla politica da copertina, il mondo va avanti: Orusa ricorda che per la dermatite bovina serve pazienza — ventotto giorni per la piena efficacia del vaccino.

Il M5S si è fatto un giro alla Casa circondariale di Brissogne trovando discariche e carenze di formazione. Roba che sembra uscita da un episodio di Report.

Le batailles de reines restano in stand-by in attesa che le stalle siano messe in sicurezza.

Al Battaglione “Aosta” c’è stato il cambio di consegne, con tanto di cerimonia alpina e foto di rito.

E i micologi dell’USL hanno riaperto il servizio di controllo dei funghi, che per le Betoneghe è quasi più utile della zona franca. Almeno ti salva da un’intossicazione.

Così, tra un calice, un finto ottimismo e un occhio sempre acceso sulle magagne, anche questa settimana il teatrino valdostano si guarda meglio da dietro un bancone che dai banchi del Consiglio.

Firmato: Le Sentinelle del Tombino, alias Le Betoneghe

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