Velina Rossonera e Arcobaleno - 30 luglio 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

Intervista impossibile ai candidati specializzati nel salto della quaglia
Buonasera stimatissime lettrici e adorati lettori del sottosuolo politico. Oggi, come promesso, abbiamo scovato alcuni esemplari rari di quella specie tutta valdostana (ma anche nazionale, suvvia) che vive mimetizzandosi nel folto sottobosco della coerenza, nutrendosi a fasi alterne di ideali e poltrone, e soprattutto sfoggiando un piumaggio sempre più variopinto a seconda del clima pre-elettorale. Signore e signori, diamo il benvenuto ai Voltagabbana!
Ma attenzione: non chiamateli così. Si offendono. Preferiscono essere definiti “camaleonti istituzionali”, “spiriti liberi del voto” o più semplicemente “portatori sani di flessibilità politica”.

Abbiamo chiesto ad alcuni di loro loro un’intervista esclusiva e, come da tradizione, hanno subito cambiato idea almeno due volte. Ma alla fine eccoli qui, nella nostra redazione improvvisata nei sotterranei del municipio e di Place Deffeyes (tra una perdita del riscaldamento e un faldone del 1996), pronti a raccontarci perché hanno cambiato casacca, cappello, scarpe e a volte anche calzini.

Sentinelle del Tombino: “Ma scusi, lei era stato eletto in un partito di opposizione e ora corre con quello di governo che cinque anni fa definiva ‘una farsa tragicomica’. Cos’è successo?”

Voltagabbana 1: “Vede, in realtà non è un cambio. È un'evoluzione. Prima ero contrario, ma poi ho capito che stavano sbagliando tutto… tranne sulle cose che adesso mi piacciono. E poi, diciamolo, hanno delle seggiole più comode.”

Sentinelle del Tombino: “E lei invece? È al suo terzo cambio di gruppo consiliare in sei mesi. Un record.”

Voltagabbana 2: “Lo prendo come un complimento. Io sono un esploratore della rappresentanza. Cerco il gruppo dove la mia voce viene ascoltata. E se non la ascoltano... ne cerco un altro. A volte anche a settimana alterna. In fondo, anche la democrazia è una questione di acustica.”

Sentinelle del Tombino: “E che mi dice di chi ha creato un gruppo autonomo dopo aver lasciato il proprio partito?”

Voltagabbana 3: “Guardi, io ho creato un gruppo autonomo per rispetto degli elettori. Non potevo più condividere quella linea. La linea era dritta e io volevo andare in diagonale. Così ho fondato il gruppo ‘Indipendenti Coerenti Incoerenti Uniti’ (ICIU). Siamo già in due.”

Sentinelle del Tombino: “Ma non pensa che questo possa essere percepito come un tradimento da chi l’ha votata?”

Voltagabbana 4: “Tradimento? Ma per carità! È partecipazione dinamica! L’elettore deve capire che la politica è liquida. Io sono solo un recipiente: oggi bicchiere, domani brocca.”

Sentinelle del Tombino: “E per chi ha cambiato idea senza dire nulla a nessuno, salvo poi spuntare in lista con chi definiva ‘un branco di improvvisati’?”

Voltagabbana 5: “Era un complimento in codice. Intendevo improvvisati… nel senso jazz. Come dire: creativi! Poi sa com’è, col tempo si cambia. Io per esempio ho cambiato persino oroscopo: da Scorpione a Gemelli. Perché limitarsi?”

In redazione, intanto, volavano applausi a scena muta, mentre i nostri intervistati si complimentavano tra loro con pacche sulle spalle e accenni di slogan: “Più mobilità per tutti!”, “Flessibilità è onestà!” e “Una casacca al giorno toglie il dissenso di torno”.

E mentre fuori si scalda il motore delle urne, i nostri specialisti del travestimento elettorale lucidano i loro nuovi cartellini, pronti a spiegarci che no, loro non hanno cambiato idea: sono solo le idee ad aver cambiato loro. Una forma rara di possessione politica.

Alla prossima puntata, quando proveremo a intervistare i politici che non hanno mai detto una frase sensata… ma solo perché parlavano con la bocca piena.
Sempre con affetto e un po’ di disprezzo costruttivo.
Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

Firmato Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

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