Le Messager Campagnard - 29 luglio 2025, 12:00

Tradizione in pausa: stop alle eliminatorie delle Batailles de Reines per motivi sanitari

La riunione dei Delegati dell’Association Régionale prende atto delle criticità legate alla Dermatite Nodulare Contagiosa e sospende tutte le prove in calendario. Il futuro del 68° Concours Régional resta incerto

Tradizione in pausa: stop alle eliminatorie delle Batailles de Reines per motivi sanitari

È stata una riunione dai toni pacati ma attraversata da una preoccupazione palpabile, quella che si è svolta lunedì 28 luglio presso la sede dell’Association Régionale Amis des Batailles de Reines. L’Assemblea dei Delegati, convocata per valutare la situazione alla luce delle misure sanitarie legate alla diffusione della Dermatite Nodulare Contagiosa (LSD), ha preso una decisione difficile ma condivisa: sospendere tutte le prossime eliminatorie in calendario.

Non una resa, ma un atto di responsabilità. Una presa d’atto della complessità del momento, che impone agli allevatori e agli organizzatori un tempo di attesa e di cautela. Le disposizioni sanitarie comunicate dall’Assessorato alla Sanità della Valle d’Aosta, insieme all’avvio della campagna vaccinale straordinaria per il bestiame, obbligano il mondo delle Batailles a fermarsi. Temporaneamente, sì. Ma con un’ombra di incertezza che si allunga fino al cuore dell’autunno.

Durante la riunione, i rappresentanti dell’Association e gli organizzatori locali hanno discusso le criticità operative che stanno emergendo in questi giorni: il carico di lavoro straordinario per gli allevatori, la gestione dei trasporti bovini soggetta a restrizioni temporanee, la necessità di garantire il rispetto rigoroso dei protocolli veterinari. E anche il calendario, che rischia ora di saltare in blocco, mettendo in discussione la tenuta della stagione agonistica e organizzativa.

Ma al di là degli aspetti tecnici, il nodo è culturale. Perché le Batailles de Reines non sono solo un evento sportivo o zootecnico: sono il simbolo di una tradizione agro-pastorale millenaria, che scandisce i tempi della comunità rurale valdostana e ne rappresenta l’identità. Ogni eliminatoria è un momento di incontro, di orgoglio collettivo, di memoria viva. Fermarle – anche solo per qualche settimana – significa interrompere un filo che tiene insieme generazioni, pascoli e campanacci, mani callose e sguardi fieri.

Eppure, come spesso accade nelle storie delle comunità di montagna, il rispetto per gli animali e per il bene comune prevale sulla voglia di andare avanti a tutti i costi. L’Assemblea ha votato all’unanimità la sospensione delle prove, rinviando al Direttivo dell’Association – in base all’evoluzione delle misure sanitarie concretamente attuate sul territorio – la convocazione di una nuova riunione per decidere le sorti del 68° Concours Régional.

Nessun annullamento, almeno per ora. Ma lo spettro di un’annata sospesa si fa concreto. In gioco non c’è solo un calendario, ma una fetta della nostra cultura materiale. E la sensazione, pur nella compostezza delle decisioni, è che serva uno sforzo collettivo per non lasciare che l’emergenza sanitaria si trasformi anche in emergenza identitaria.

j-p. sa.

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