CRONACA - 29 luglio 2025, 14:44

Valle d’Aosta regina del cartone, ma può fare ancora meglio

Nel 2024 ogni valdostano ha differenziato oltre 81 chili di carta e cartone, ben oltre la media italiana. Comieco premia i 74 comuni convenzionati, ma l’appello è chiaro: ora serve più qualità

Valle d’Aosta regina del cartone, ma può fare ancora meglio

Sfiora le 10.000 tonnellate la raccolta differenziata di carta e cartone in Valle d’Aosta nel 2024. Un traguardo simbolico e concreto, fotografato dal 30° Rapporto Annuale di Comieco, il consorzio nazionale che si occupa del recupero e riciclo degli imballaggi cellulosici. Per rendere l’idea, si tratta di una quantità sufficiente a riempire quasi metà del Castello di Fénis. E non è solo una suggestione: i dati raccontano che la piccola regione alpina ha raggiunto un tasso pro capite di 81,2 kg per abitante, ben oltre la media nazionale di 65,4 kg e anche sopra quella del Nord Italia (circa 73 kg).

La Valle d’Aosta, insomma, conferma un’attenzione crescente per la raccolta differenziata, con un incremento di quasi l’1% rispetto al 2023. Secondo Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, il dato è molto positivo anche in termini di intercettazione dei rifiuti cellulosici, che qui rappresentano il 13,6% del totale dei rifiuti urbani, una percentuale paragonabile a quella delle regioni più virtuose. Tuttavia, lo stesso Montalbetti invita a non fermarsi: “Restano spazi di crescita – afferma – ma è fondamentale migliorare la qualità della raccolta. Una carta sporca o mal differenziata genera costi, rallenta il riciclo e ne compromette l’efficienza”.

L’impegno ambientale, d’altra parte, porta anche ricadute economiche. I 74 comuni valdostani convenzionati con Comieco hanno ricevuto nel 2024 corrispettivi per oltre 1 milione di euro per l’avvio a riciclo dei materiali raccolti. Un riconoscimento concreto al lavoro degli operatori e dei cittadini che ogni giorno contribuiscono, con piccoli gesti, a una gestione più sostenibile dei rifiuti.

Il quadro nazionale conferma il trend: nel 2024 sono state differenziate oltre 3,8 milioni di tonnellate di carta e cartone in Italia. Un balzo impressionante se si pensa che nel 1995 si era fermi a poco più di mezzo milione. In trent’anni la capacità di raccolta è cresciuta quasi sette volte, portando il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici al 92,5%, ben al di sopra degli obiettivi UE fissati per il 2030. E ora si guarda al nuovo traguardo: raggiungere i 4 milioni di tonnellate annue. Ambizioso, sì, ma a portata di mano.

La Valle d’Aosta, con i suoi numeri da record, è sulla strada giusta. Ma può fare di più. Più attenzione alla qualità, più consapevolezza su cosa mettere e non mettere nel cassonetto, più educazione ambientale per le nuove generazioni. Perché differenziare bene non è solo una questione di peso, ma di responsabilità collettiva.

jean felix

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