“Difendiamo insieme il fiume, il nostro fiume.” Con queste parole, Emanuele Bernasconi, a nome del Comitato Dora Baltea Viva, lancia l’appello pubblico in vista dell’incontro di sabato 3 agosto alle ore 20.30 all’Auditorium di Morgex. Al centro del confronto, il progetto di nuovo impianto idroelettrico lungo la Dora Baltea, tra i Comuni di Pré-Saint-Didier e Morgex, proposto da CVA e già dichiarato assoggettabile alla procedura di Valutazione d’impatto ambientale (VIA).
L’opera prevede uno sbarramento sul fiume poco a valle della confluenza tra la Dora di La Thuile e la Dora Baltea, nel comune di Pré-Saint-Didier, con una centrale interamente realizzata in caverna nel territorio di Morgex.
Due gallerie, ciascuna del diametro di 4 metri, convoglieranno l’acqua per oltre 2,6 km. Verranno scavati circa 70.000 metri cubi di roccia, con depositi temporanei estesi su 15.000 m² e il continuo transito di mezzi pesanti sulla viabilità locale per anni.
“La Dora Baltea è la nostra linfa vitale – si legge nella nota diffusa Bernasconi – non solo per chi la vive quotidianamente, come guide rafting, canoisti e operatori turistici, ma per tutta la comunità valdostana. La definiscono il Colorado d’Europa, e nei mesi estivi richiama migliaia di appassionati da tutto il continente. Questo progetto, se realizzato, rischia di cancellare decenni di lavoro, natura e identità”.
Il Comitato Dora Baltea Viva è composto da una cinquantina di cittadini, sportivi, guide e professionisti del fiume, che hanno deciso di unire le forze per informare la popolazione e difendere un bene comune: l’ecosistema fluviale della Valdigne.
“Non vogliamo calare giudizi dall’alto, vogliamo coinvolgere le persone – spiega la nota –. Per questo abbiamo organizzato questo incontro pubblico: per raccontare cosa significa davvero quest’opera e quali saranno le sue ricadute ambientali, economiche e sociali”.
Il comitato invita tutti gli abitanti della Valdigne, ma anche i cittadini di tutta la regione, a partecipare e a farsi sentire. L’appello si estende anche a imprenditori e commercianti, che potranno timbrare simbolicamente con il loro marchio un cartellone del progetto, esposto all’Auditorium, per lasciare una testimonianza concreta del loro dissenso.
“La vostra voce conta! – conclude la nota – Partecipate numerosi per difendere il futuro del nostro territorio.”





