C’è un angolo di Alta Provenza dove la montagna non è solo sport, ma terapia. Le Gorges de la Durance, a due passi da Briançon, ospitano un complesso straordinario di vie ferrate realizzate da ROC Aventure. È qui che prende forma un nuovo tassello del progetto per i malati di Parkinson, guidato in prima persona da Salvo Giani, anima del Parco Avventura ORMA di Villar Focchiardo, con un gemellaggio concreto tra le due realtà.
Quattro ferrate – tra cui una verde, pensata anche per i bambini dai 4 anni in su – rendono possibile un’attività inclusiva, dove chi ha difficoltà motorie può muoversi in sicurezza, accompagnato da familiari, educatori o terapisti. Mentre il corpo affronta gradini e moschettoni, la mente si concentra, si riattiva, si libera.
Accanto alla ferrata per principianti, ci sono percorsi rossi e neri per chi vuole mettersi alla prova. La “nera” è tra le più difficili di tutta l’area di Briançon, con pareti strapiombanti, passerelle tibetane e una zip-line lunga 500 metri, per chi cerca emozioni forti.
La gestione è impeccabile: assistenza, noleggio dell’attrezzatura, sicurezza garantita e uno spirito di accoglienza raro. Il contesto? Un canyon scenografico, un laghetto per rinfrescarsi, bar-ristoro e un sentiero che consente ai visitatori di seguire da vicino chi è impegnato in ferrata.
In un tempo in cui la medicina tradizionale non basta, qui si sperimenta una cura fatta di verticalità, adrenalina, concentrazione. Il Parkinson, anche solo per qualche ora, smette di comandare. E si torna padroni del proprio passo.




