INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ - 23 luglio 2025, 14:36

Una domenica a cavallo per donare sangue e plasma

Successo per l’iniziativa della FIDAS Valle d’Aosta al centro ippico di Fénis: sport, solidarietà e speranza per il futuro del dono

Una domenica a cavallo per donare sangue e plasma

In una calda e luminosa domenica di luglio, il suono degli zoccoli ha incontrato il battito del cuore solidale. Domenica 20 luglio, presso il centro ippico EPSOS di Fénis, si è svolta “Una domenica a cavallo per donare sangue e plasma”, una giornata promossa dalla FIDAS Valle d’Aosta per avvicinare il mondo dell’equitazione alla cultura del volontariato e della donazione.

Un evento inedito, il primo di questo tipo per l’associazione, reso possibile anche grazie al contributo della Regione Autonoma Valle d’Aosta nell’ambito della legge regionale 29/2023, che sostiene progetti dedicati alla promozione del dono di sangue e plasma.

“Una splendida giornata animata da numerosi partecipanti – ha commentato con entusiasmo il presidente della FIDAS VdA, Rosario Mele – che ci ha permesso di coinvolgere una fascia generazionale tra i 18 e i 30 anni, fondamentale per garantire il ricambio generazionale e una disponibilità costante di sangue ed emoderivati.”

Tra il profumo del fieno, il sorriso dei giovani e la grazia dei cavalli, l’iniziativa ha saputo unire la bellezza dello sport all’etica del dono, creando un’occasione di formazione e sensibilizzazione nel cuore della natura valdostana. Il mondo equestre, spesso visto come distante da queste tematiche, si è dimostrato invece partecipe e sensibile, grazie anche alla collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica L’Envers.

“Voglio ringraziare Erik Perron per la disponibilità e la professionalità con cui ha contribuito alla riuscita dell’evento – ha sottolineato ancora Mele –. Con la sua passione è riuscito a coinvolgere tutti, con spensieratezza e allegria.”

Il volontariato ha bisogno di sangue nuovo, in tutti i sensi. E giornate come questa dimostrano che parlare ai giovani non è solo possibile, ma necessario. Quando il gesto del dono si veste di semplicità e di condivisione, lascia un segno. E anche una sella può diventare simbolo di speranza.

Perché donare è un atto silenzioso, ma potente. È un modo per dire “io ci sono” a chi non conosci, ma che potrebbe avere bisogno di te. E in fondo, è proprio questo il cuore del volontariato: esserci, senza chiedere nulla in cambio. Con o senza redini.

red/cro

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