Consiglio Valle Comuni - 22 luglio 2025, 11:33

Un’Europa più forte nasce dai territori

Il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, avverte: «Non si può rafforzare l’Unione indebolendo le Regioni». Il nuovo bilancio europeo mette in discussione il principio di sussidiarietà. La Valle d’Aosta rilancia la centralità dei territori come condizione per una vera Europa dei popoli. En finir avec les discours, il faut écouter les territoires

Alberto Bertin

Alberto Bertin

Un’Europa più forte, più giusta e più credibile non può che partire da chi, ogni giorno, rende concrete le sue politiche. Le Regioni, le Province autonome, i territori – soprattutto quelli a Statuto speciale come la Valle d’Aosta – sono da sempre l’anello di congiunzione tra i cittadini e le istituzioni europee. Ma oggi, proprio quell’anello rischia di incrinarsi.

Il nuovo Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea per il periodo 2028-2034, presentato a metà luglio dalla Commissione europea, prefigura un modello in cui i fondi comunitari – dalla Politica agricola comune ai fondi di coesione – verrebbero unificati e gestiti a livello centrale dagli Stati membri. Il rischio è chiaro: togliere ossigeno alle Regioni, svuotandole di ruolo, di autonomia e di responsabilità.

Il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha lanciato un monito lucido e puntuale: «Un’Europa più forte non può nascere da Regioni più deboli». Se le politiche europee sono chiamate a rispondere alle sfide globali, lo devono fare coinvolgendo chi vive quotidianamente quelle sfide sul campo. Ridurre i territori a semplici esecutori di decisioni calate dall’alto significa rinunciare alla forza più autentica dell’Europa: la sua pluralità, la sua capacità di adattare obiettivi comuni a realtà diverse.

Dietro il tecnicismo del bilancio europeo si nasconde una questione politica fondamentale: che Europa vogliamo? Un’Unione dominata da logiche stataliste e centralistiche o una comunità dei popoli fondata sulla cooperazione multilivello? La Valle d’Aosta, che da sempre incarna un modello di autonomia responsabile, non può accettare un disegno che, in nome dell’efficienza, calpesta il principio di sussidiarietà.

Bertin lo dice chiaramente: «Senza i territori, l’Europa rischia di perdere non solo equilibrio, ma anche credibilità». Ecco perché la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ha chiesto con forza il mantenimento di risorse certe per i territori, strumenti reali di partecipazione e la difesa della Pac e della politica di coesione come pilastri non negoziabili dell’Unione.

L’Europa ha bisogno dei suoi territori. Non solo per applicare le norme, ma per costruirle insieme. Non bastano dichiarazioni d’intenti o strategie in power point: serve un patto vero, fondato sul rispetto reciproco, sulla trasparenza e sulla corresponsabilità. La Valle d’Aosta è pronta a fare la sua parte. Ma non accetterà di essere ridotta al silenzio.

L’Europe, ce n’est pas seulement Bruxelles. C’est aussi les vallées, les montagnes, les peuples. Écoutez-les.

pi.mi.

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