Sono trentaquattro i nomi ufficiali di Valle d’Aosta Aperta, tra cui spiccano amministratori esperti, ex parlamentari, attivisti sociali, dipendenti pubblici e giovani studenti. Una lista lunga, plurale, che cerca di tenere insieme impegno civico, storia personale e una visione politica chiara: alternativa netta – e dichiarata – tanto alla destra quanto a quella che viene considerata una sinistra di governo troppo incline ai compromessi.
A guidare il gruppo non c'è un capo unico, ma si percepisce una regia collettiva in cui pesano alcune figure di rilievo, da Daria Pulz a Erika Guichardaz, fino a Elisa Tripodi, che ritorna in campo dopo l’esperienza da deputata. In lista ci sono anche ex consiglieri comunali come Vincenzo Caminiti e Pietro Verducci, volti giovani come Paolo Dattola e Claudia Craciun, e una folta rappresentanza del mondo socio-sanitario, da operatrici a logopedisti.
Il programma, riassunto in sette punti essenziali, colpisce per la nettezza del linguaggio. Si parla senza giri di parole di “destra illiberale, xenofoba, misogina, omobitransfobica e ultraliberista” e della necessità di costruire un’alternativa concreta, fondata su diritti, lavoro, servizi pubblici e ambientalismo radicale. Il tono è deciso, in alcuni passaggi quasi manifesto. D’altronde Vda Aperta si è sempre collocata fuori dagli equilibri tradizionali del Palazzo, anche quando ne ha fatto parte.
C’è poi il rilancio di parole che sembrano uscite da un’altra epoca ma che in questo contesto rivendicano la loro attualità: “antifascismo”, “solidarietà”, “pace”, “diritto all’abitare”. Un lessico preciso, senza concessioni all'ambiguità. Un posizionamento che, se da un lato rischia di chiudere alcune porte sul piano delle alleanze, dall’altro intercetta un elettorato che ha ormai perso fiducia nella moderazione di facciata.
La raccolta firme parte da lunedì 21 luglio e toccherà diversi comuni della regione, da Gressan a Montjovet, da Saint-Vincent a Nus. Aosta resta il cuore pulsante, con diversi appuntamenti sia nella sede di Vda Aperta sia in spazi pubblici. Il calendario scorre fino a sabato 26 luglio, con la chiara intenzione di farsi vedere e toccare con mano, bar dopo bar, paese dopo paese.
Più che un lancio roboante, quello di Vda Aperta assomiglia a un passo lungo e deciso. Niente slogan roboanti, ma una coerenza programmatica che non lascia molto spazio ai fraintendimenti. Sarà sufficiente a conquistare consensi? In un quadro politico regionale in continuo assestamento, la domanda è tutt’altro che scontata.
Giorno | Data | Orario | Luogo |
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Lunedì | 21/07/2025 | 18:00 – 19:00 | Aosta, Bar Ariston |
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| 18:00 – 19:00 | Aosta, Sede VdA Aperta |
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| 20:30 – 22:00 | Gressan, Teatro Scuole Primarie |
Martedì | 22/07/2025 | 10:00 – 12:00 | Aosta, Sede VdA Aperta |
Mercoledì | 23/07/2025 | 17:00 – 19:00 | Aosta, Sede VdA Aperta |
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| 17:30 – 19:00 | Montjovet, Ristorante Napoleon |
Giovedì | 24/07/2025 | 17:30 – 19:30 | Aosta, Sede VdA Aperta |
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| 18:00 – 20:00 | Saint-Vincent, ex Bar Etoile |
Venerdì | 25/07/2025 | 16:30 – 20:00 | Aosta, Place des Franchises |
Sabato | 19/07/2025 | 10:30 – 12:30 | Nus, Bar Centro |