Consiglio Valle Comuni - 19 luglio 2025, 12:08

Democrazia Sovrana Popolare lancia la corsa alle regionali in Valle d’Aosta

È partita la raccolta firme per la presentazione della lista valdostana di DSP, il movimento di Marco Rizzo e Francesco Toscano. Dal no al riarmo europeo alla difesa della sanità pubblica: la sfida sovranista entra nella partita elettorale regionale

Democrazia Sovrana Popolare lancia la corsa alle regionali in Valle d’Aosta

Anche in Valle d’Aosta scende in campo Democrazia Sovrana Popolare, il movimento guidato a livello nazionale da Marco Rizzo e Francesco Toscano, che ha annunciato l’inizio ufficiale della raccolta firme per presentare la lista alle prossime elezioni regionali.

La sezione valdostana del partito ha reso noto che i cittadini possono firmare presso gli uffici elettorali di tutti i Comuni della regione, muniti di un valido documento di identità. In alternativa, sarà possibile firmare direttamente presso il banchetto organizzato il 30 agosto in piazza Chanoux ad Aosta, dalle ore 15.00 alle 18.00.

L’obiettivo dichiarato è chiaro: costruire una Regione più vicina alla popolazione, rompendo con le logiche del potere centralizzato e con gli schemi politici dominanti. Il programma regionale di DSP promette soluzioni radicali e popolari: rafforzamento della sanità pubblica, calmieramento dei costi energetici per famiglie e imprese, e soprattutto un netto rifiuto del riarmo europeo, ritenuto un rischio per la pace e una minaccia per le già fragili tutele dello stato sociale.

Un messaggio che si pone in aperto contrasto con le attuali politiche comunitarie ed è destinato a intercettare un elettorato critico verso l’Unione Europea e disilluso dalle promesse non mantenute dell'autonomia regionale.

Nel panorama politico valdostano, l'ingresso di DSP rappresenta una novità di rottura, con un linguaggio diretto, tematiche sociali forti e un’identità sovranista ben marcata. La sfida ora sarà trovare lo spazio politico ed elettorale in una realtà dove l'offerta partitica è già affollata e frammentata. Ma il messaggio è chiaro: la Valle, secondo DSP, ha bisogno di una voce nuova e dissonante, fuori dal coro.

Vedremo se le firme, prima, e i voti, poi, trasformeranno la provocazione in presenza istituzionale.

red

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