Consiglio Valle Comuni - 17 luglio 2025, 23:45

VELINA Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

VELINA Rossonera e Arcobaleno

Nonostante il torrido luglio valdostano – più caldo delle promesse elettorali e meno ventilato dei comunicati ufficiali – qualcosa si muove. E no, non parliamo delle nuvole di fumo (di propaganda) che ogni tanto salgono da piazza Deffeyes. Stavolta vi portiamo in gita tra Alpages ouvertes, jambon de Bosses, orchestrine sperimentali e qualche scivolone ministeriale che ci fa sentire quasi orgogliosi della nostra mediocrità politica locale.

Dunque, cominciamo dalla vetta: Matteo Salvini è ufficialmente il peggior ministro d’Italia. Non lo diciamo noi (che comunque lo pensiamo da tempo), ma un sondaggio SkyTG24/Youtrend, che con la stessa tenerezza con cui si guarda un parente ubriaco al pranzo di Natale, ci conferma che il "Capitano" è più indigesto di una tartiflette di Ferragosto. Il ministro dei selfie, dei treni in ritardo e dei ponti mai costruiti, raccoglie il 42% di giudizi negativi. Persino i meloniani lo vedono come un cugino scomodo da lasciare fuori dai pranzi di famiglia.

Lui però tiene botta, tra una ruspa e una sagra della polenta, mentre Giorgia Meloni si prende il 41% di consensi, che in realtà sono per la sua messa in piega più che per la sua agenda politica. E Tajani? Lui è come il prezzemolo: ovunque ma non disturba. Giorgetti sorprende, ma solo perché nessuno si ricordava che fosse ministro.

Torniamo in quota. Le Alpages ouvertes sono partite tra sorrisi, campanacci e abbracci da cartolina. Tutto molto bucolico, peccato che nel frattempo a Bruxelles si preparano a tagliare del 20% la PAC, la Politica Agricola Comune. Una vera coltellata nelle costole delle nostre mucche valdostane. A lanciare l’allarme è Coldiretti VdA, che con voce da pastore ferito (ma lucido) dice chiaro e tondo: così si rischia la desertificazione agricola.
In trent’anni abbiamo perso la metà dei terreni coltivati. Un tempo si aravano i campi, oggi si arano i bandi regionali e si raccoglie... burocrazia.

Zootecnia, viticoltura, agriturismi, patois, canti corali e fisarmoniche a rischio estinzione. Ma guai a dirlo in Regione, dove si continua a sorridere con il bicchiere di Petit Rouge in mano, mentre le vacche spariscono dalle stalle e si rifugiano in Svizzera.

Ma il popolo si consola col prosciutto. E che prosciutto!
La festa del Jambon de Bosses è stata un trionfo. Un migliaio di presenze, fiumi di vino e banchi affollati. Merito dei cinquanta volontari, ma anche del solito Corrado Jordan – l’uomo che sussurra alle Pro Loco – che ormai riesce a trasformare anche la sagra del cavolo in un evento da Instagram.
Lui si affanna, si commuove, si autocompiace: «La fatica è stata ripagata». E noi lo capiamo, Corrado caro: in Regione ti prendono sul serio solo quando indossi il grembiule e non quando alzi la voce sul dossier CVA.

Intanto, al Teatro Splendor, si prova a fare inclusione con la musica: “#Vuol dire Diesis” è il nome del progetto per avvicinare i giovani con disabilità alle professioni dello spettacolo. Bella iniziativa, belle persone, ottimi tutor. Peccato che nessun assessore abbia pensato di suonare almeno un campanello per promuoverla fuori dai soliti cerchi magici.
Ma in fondo la Regione è così: fa inclusione solo quando non disturba le rendite di posizione. Viva la musica, purché non stoni con l'autoreferenzialità.

E mentre i cittadini aspettano ancora una risposta seria sul tema ferrovia interrata, pitbull a spasso, digital divide, CAF digitali e magari anche sul perché il sistema sanitario è diventato una caccia al ticket perduto, in Consiglio è in attesa dell'ultima adunanza prima della pausa estiva. 

Chiudiamo con un consiglio a Giorgia, Matteo e compagnia cantando:
volete risalire nei sondaggi? Provate con una bella foto mentre mungente una Valdostana Pezzata Rossa con Corrado Jordan al fianco. Ma attenti: quella vacca, se sente parlare di PAC, vi rifila una cornata da sondaggio negativo.

A la prochaine!

Le Betoneghe – sempre con l’orecchio nel tombino e l’occhio sul prosciutto

SU