Altro che reality, qui si cucina davvero. E si pensa pure. L’estate valdostana accende i fornelli con l’edizione 2025 di Non solo Show Cooking, l’appuntamento itinerante dove la cucina di montagna incontra il pubblico, tra ricette dal vivo, degustazioni gratuite e un’idea semplice ma geniale: premiare chi, tra una forchettata e l’altra, ha ancora abbastanza lucidità da rispondere a un quiz gastronomico.
Quattro le date in agenda: Cogne (26 luglio), La Thuile (3 agosto), Gressoney-Saint-Jean (6 agosto) e La Magdeleine (12 agosto). In ogni località, il format è ormai rodato ma con qualche novità: gli chef dell’Unione Cuochi regionale cucineranno in diretta due piatti a base di prodotti valdostani, raccontandoli come fossero protagonisti di una saga epica: il formaggio che sfida la panna, il burro che si fonde col lardo, il vino DOC che conquista i sensi.
Nel pubblico, sguardi sognanti e nasi all’insù. Ma attenzione: tra un mestolo e un aneddoto, parte il quiz. Chi indovina ingredienti, origini e segreti delle ricette potrà portarsi a casa un premio concreto: 20 euro da spendere al mercatino Campagna Amica, tra salumi, formaggi, ortaggi e miele che non conoscono scaffale.
Dietro le quinte — ma mica troppo — produttori e contadini si raccontano, felici di vedere le loro fatiche finire dritte in padella sotto gli occhi del pubblico. «Ogni piatto è una dichiarazione d’amore per la nostra terra», spiega lo chef Gianluca Masullo, presidente dei cuochi valdostani. «Noi mettiamo tecnica e passione, ma è la qualità degli ingredienti che fa la differenza».
Ad accompagnare il tutto, le note leggere del musicista Carlo Benvenuto, perfette per creare atmosfera senza coprire l’aroma del fontina fuso o il croccante delle verdure di stagione. Un sottofondo discreto, come dovrebbe essere ogni buon accompagnamento musicale... e ogni condimento.
Il format funziona perché è genuino: non si punta sull’effetto wow ma sul gusto vero, sulla relazione tra chi produce e chi consuma, sulla voglia di raccontarsi senza filtri. Alessia Gontier, presidente di Coldiretti Valle d’Aosta, lo dice senza giri di parole: «Non è solo promozione, è cultura. Ogni prodotto racconta una storia e ogni storia parte dalla terra».
Dunque, niente vip e nessun giudice severo: solo chef che parlano con passione, piatti da provare sul posto e un piccolo premio che vale più di mille like. E poi diciamocelo, rispondere a un quiz dopo un assaggio di carne salata e una carezza di miele, è una sfida che solo un vero buongustaio può vincere.








