È un comunicato pieno di amarezza quello diffuso dalla UIL Valle d’Aosta all’indomani dell’ultima seduta del Consiglio regionale. Il sindacato esprime “rammarico e delusione” per la mancata discussione delle due leggi attese da anni dal personale del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del Corpo Forestale. Un’occasione persa, secondo la UIL, per dare finalmente attuazione al Comparto soccorso e sicurezza, e soprattutto per riconoscere il valore di chi ogni giorno garantisce la tutela del territorio e la protezione dei cittadini.
“La politica ha scelto di chiudere la legislatura senza nemmeno portare in aula i due disegni di legge – attacca la sigla sindacale –. E lo ha fatto senza confronto, senza trasparenza e senza rispetto per il lavoro condiviso fatto negli anni”.
Il riferimento è al lungo iter tecnico-politico che aveva visto la ripresa dei lavori nella primavera 2024, dopo una prima stesura avviata già sotto la presidenza Lavevaz. La UIL ricorda che era stato persino affidato un incarico esterno per validare il lavoro del tavolo tecnico, e che tutti i passaggi sembravano pronti per arrivare in Commissione con i tempi giusti.
“Invece – accusa la UIL – la politica ha deciso di procedere mesi dopo, in solitaria, senza nemmeno informare le parti sociali e senza aprire il confronto con i lavoratori”. Un comportamento che il sindacato giudica “inaccettabile” e che mina le basi del dialogo democratico con le organizzazioni sindacali.
Nonostante il tono critico, la UIL non chiude la porta e anzi rilancia la necessità di una convocazione straordinaria del Consiglio Valle per tenere fede agli impegni presi. “Non si può chiudere una legislatura lasciando indietro chi garantisce ogni giorno la sicurezza dei cittadini – conclude la nota –. Serve un’assunzione urgente di responsabilità da parte di tutti gli attori politici, Giunta e Consiglio compresi”.
Ora la palla passa alla politica, ma il tempo è finito: il personale attende risposte, non promesse.





