Consiglio Valle Comuni - 14 luglio 2025, 23:45

VELINA ROSSONERA E ARCOBALENO

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

VELINA ROSSONERA E ARCOBALENO

Anche oggi, le poltrone scricchiolano ma non per il peso delle decisioni. Solo per il caldo. La politica valdostana, quella vera, è in ferie da anni. Ma i suoi protagonisti no: sono sempre in scena, tra un taglio del nastro, una finta audizione e un apericena a tema “territorio e partecipazione”.

Le ultime novità? Beh, chiamarle “novità” è un atto di fede. C’è chi ha appena scoperto che i treni non passano sotto Aosta (eppure ne parlano come se scavassero loro con il cucchiaino), chi si è emozionato perché ha trovato un francese su un cartello stradale, e chi pensa che esternalizzare tutto sia un’idea “moderna”. Sì, moderna come la burocrazia digitale dell’ASL: clicchi, aspetti, ti rassegni, e poi chiami il medico in Svizzera.

Nel frattempo, si continua a premiare l’artigianato – bellissimo, per carità – ma a comprarlo sono solo i turisti. I nostri eroi locali preferiscono il souvenir in plastica o il Made in Taiwan, purché ci sia il logo del Comune sopra.

E non parliamo della sicurezza urbana: basta una rissa tra due cani in via Festaz che subito partono interrogazioni, articoli indignati, e promesse di task force. Poi passa tutto, come il raffreddore. Perché in fondo, lo sappiamo, più che governare si tratta di fare storytelling… e meglio se con sottofondo musicale fornito da qualche corale alpina.

Ah, dimenticavamo gli assenti: quelli che appaiono solo per firmare. Tipo le comparse nei film, ma pagate meglio. Sono maestri del camuffamento: riescono a farsi vedere ovunque tranne che dove si decide qualcosa. E quando li becchi, hanno l’aria di chi “sta seguendo il dossier”. Traduzione: non ne sanno nulla, ma fingono benissimo.

Intanto, i veri teatranti si esercitano per l'autunno: nuove alleanze, nuove promesse, nuovi slogan. Sempre nuovi, sempre identici. La vera abilità è cambiare forma restando immobili, come certe statue della Foire d’été: bellissime da vedere, ma ferme da secoli.

E poi ci sono loro. I voltagabbana da competizione, quelli che ogni due o tre stagioni cambiano casacca come si fa con i giacconi a inizio inverno. Ora, con l’odore delle elezioni nell’aria – misto a deodorante istituzionale e panico da lista elettorale – li vedi agitarsi come trottole. Chi sussurra con questo, chi strizza l’occhio a quello, chi si fa vedere con la camicia sbottonata tra i giovani per sembrare ancora “vicino al territorio”.

Alcuni stanno facendo cucire nuove divise sartoriali, su misura per il prossimo giro: un po’ populiste sul davanti, un po’ autonomiste dietro, e con tasche larghe abbastanza per tenere dentro curriculum, fedeltà a gettone e qualche vecchio rancore da riciclare all’occorrenza. Altri, più pigri, aspettano che qualcuno gliela porti già stirata: “Tu vieni con noi, ti metti qui, sorridi là, poi vediamo il da farsi...”.

Il bello è che si giustificano pure, eh. Non stanno cambiando bandiera, no! Stanno “facendo sintesi”, “rispondendo a nuove esigenze”, “mettendo davanti il bene comune”. Ma il comune, spesso, è solo quello che hanno appena vinto o che sperano di conquistare con una pacca sulle spalle al candidato giusto.

Intanto, noi le Betoneghe, li guardiamo sfilare. Alcuni hanno già il piede in tre scarpe diverse, pronti a metterle nella porta che si aprirà per prima. A loro non interessa il programma, figuriamoci i contenuti. L’importante è esserci. E se possibile: sopra.

E noi, le Betoneghe, siamo qui. Col naso attaccato al tombino, a sniffare ogni zaffata di retroscena, ogni odore di bruciato. Perché in questo teatrino, anche quando sembra tutto fermo, qualcosa bolle. Anche se, spesso, è solo minestra riscaldata.

Per oggi è tutto. Ma non fidatevi del silenzio: in certi uffici lo usano come strategia, nella speranza che nessuno si accorga che sono ancora lì. A fare cosa? Boh. Però prendono appunti.

Firmato Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

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