CRONACA - 10 luglio 2025, 13:15

L’acciaio rinasce a Cogne: arriva la panchina Steelosa, simbolo del riciclo virtuoso

Inaugurata in Piazza Chanoux l’opera promossa da RICREA: acciaio riciclato e design urbano per riflettere sull’economia circolare. "Un messaggio di bellezza e responsabilità", commentano i promotori.

L’acciaio rinasce a Cogne: arriva la panchina Steelosa, simbolo del riciclo virtuoso

Una panchina in acciaio riciclato, a forma di infinito, ha trovato casa nel cuore di Piazza Chanoux a Cogne. Non è solo un elemento d’arredo urbano, ma un vero e proprio simbolo di rigenerazione e sostenibilità: si chiama Steelosa, ed è l’ultima tappa – dopo Alba, Levanto e Forte dei Marmi – di un progetto promosso da RICREA, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, in collaborazione con ANCI.

Il messaggio è chiaro: l’acciaio può rinascere all’infinito, e farlo con stile. Ma anche con consapevolezza, cultura e identità territoriale.

“Siamo particolarmente orgogliosi di portare il progetto Steelosa a Cogne, una comunità che rappresenta perfettamente il legame tra tradizione, rispetto per l’ambiente e valorizzazione del territorio montano” – ha dichiarato Federico Fusari, Direttore Generale di RICREA – “La panchina, posizionata in un punto panoramico, invita a sedersi, ammirare il paesaggio e riflettere sul valore del riciclo dell’acciaio. Un materiale eterno, riciclabile al 100% e all’infinito.”

E se c’è un luogo dove acciaio e memoria collettiva si intrecciano, quel luogo è Cogne. Qui, dove per decenni si è estratta la magnetite nelle miniere più alte d’Europa, il metallo non è solo materia prima: è storia, è lavoro, è comunità.

“Cogne ha da sempre un legame speciale con il ferro – ha ricordato il Sindaco Franco Allera – La nostra miniera è stata una delle più importanti d’Italia e ha dato origine alle acciaierie di Aosta. Il ferro è parte della nostra identità, come lo dimostra la fontana in ferro del 1809 proprio qui, in piazza. Ma oggi, accanto alla memoria, dobbiamo aggiungere una nuova dimensione: quella della sostenibilità. Steelosa incarna entrambe.”

Una narrazione doppia, quindi: passato industriale e presente ecologico, uniti in un gesto concreto e tangibile.

Il progetto si inserisce all’interno di una visione più ampia di economia circolare, che a Cogne si sta traducendo in gesti quotidiani e azioni concrete. Lo sottolinea Filippo Agazzi, Amministratore Delegato di Aprica, società che gestisce i servizi ambientali nel Comune.

“Dal nostro insediamento nel 2024, insieme a Quendoz, abbiamo introdotto nuove modalità di raccolta differenziata, sistemi informatizzati e un’attenzione particolare al riciclo dell’acciaio e dell’alluminio. Il progetto Steelosa è pienamente in linea con il nostro impegno: rendere il conferimento più semplice, tracciabile, e far crescere una coscienza collettiva.”

Agazzi evidenzia anche l’importanza delle attività di sensibilizzazione: “Attraverso campagne, incontri nelle scuole e iniziative pubbliche vogliamo far capire che il riciclo non è solo un obbligo, ma un’opportunità. L’acciaio, in questo, è un testimonial perfetto: non perde mai le sue qualità e può rinascere infinite volte”.

Steelosa è anche un’installazione artistica. La sua forma richiama il simbolo dell’infinito, ma anche l’idea di ciclo continuo, di materia che si trasforma senza fine. Cogne è una delle tappe di un tour nazionale che mira a portare questo messaggio in luoghi scelti non a caso: piazze, scorci, panorami che invitano a fermarsi e guardare lontano.

“Ogni panchina – spiega ancora Fusari – diventa un invito alla contemplazione e alla responsabilità. C’è un valore simbolico nell’idea di sedersi su un oggetto bello, utile e sostenibile. Vuol dire che si può vivere bene, rispettando l’ambiente.”

E in effetti, in un’epoca in cui l’inquinamento da imballaggi è sotto i riflettori e la fiducia nelle grandi filiere produttive è spesso in crisi, progetti come Steelosa offrono un’alternativa visibile e concreta.

Il bello di questa iniziativa è che non resta nelle parole, ma si concretizza in un oggetto semplice, quotidiano, popolare. Non un’opera effimera, ma una panchina: qualcosa su cui chiunque può sedersi, senza barriere. Un gesto democratico, quasi politico nel senso più profondo del termine.

E non è un caso che questo progetto trovi casa proprio in Valle d’Aosta, terra di acciaio e di parchi, di miniere e di turismo green, dove la sfida di tenere insieme sviluppo e tutela ambientale è più che mai attuale.

Steelosa ci ricorda che il futuro sostenibile non è un sogno astratto, ma una somma di scelte concrete. Come sedersi in piazza, respirare aria di montagna, e sapere che quell’oggetto su cui poggiamo è nato da un barattolo, da una scatoletta, da un gesto quotidiano di raccolta differenziata.

pi.mi.

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