CRONACA - 08 luglio 2025, 12:00

Saldi estivi 2025: acquisti prudenti, truffe in agguato e i consigli di Federconsumatori

Consigli utili, nuove regole e tutele per il consumatore: Federconsumatori in prima linea contro gli sconti farlocchi

Saldi estivi 2025: acquisti prudenti, truffe in agguato e i consigli di Federconsumatori

In Valle d’Aosta come nel resto d’Italia, sono iniziati i saldi estivi. Secondo un’indagine di Federconsumatori, il 37,8% delle famiglie approfitterà degli sconti, con una spesa media prevista di 148 euro a nucleo familiare. Un dato in linea con l’anno scorso, che segnala però una tendenza ormai strutturale alla prudenza e alla selettività negli acquisti.

La crisi economica e il carovita non mollano la presa, e anche in stagione di saldi – tradizionalmente associata a spese impulsive e cacce all’affare – il consumatore medio si muove con attenzione. E fa bene: perché dietro le percentuali a doppia cifra, spesso si nascondono trucchi, raggiri e veri e propri rimaneggiamenti di magazzino.

Dal 2023, è in vigore il Decreto legislativo sui prezzi ingannevoli, che ha introdotto un principio semplice quanto rivoluzionario: ogni sconto deve indicare non solo il prezzo pieno e quello scontato, ma anche il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti.

“Una norma fondamentale – spiega Federconsumatori Valle d’Aosta – per contrastare quei commercianti che, alla vigilia dei saldi, alzano i prezzi di listino per poi applicare sconti finti e gonfiati, giocando sulla psicologia del consumatore”.

Il riferimento normativo è l’articolo 17-bis del Codice del Consumo, che fissa sanzioni fino a 3.098 euro per chi non rispetta la trasparenza dei cartellini. Una piccola rivoluzione, ancora poco conosciuta, che permette a tutti di valutare con maggior consapevolezza la reale convenienza.

Occhi aperti anche sull’etichettatura: secondo l’art. 15 del D.lgs. 114/98, ogni cartellino deve riportare chiaramente quattro elementi:

prezzo originario,

percentuale di sconto,

prezzo scontato finale,

prezzo più basso nei 30 giorni precedenti.

Se alla cassa compare un importo diverso da quello esposto, ha sempre ragione il cliente, salvo errori evidenti. E se l’esercente si rifiuta di accettare il pagamento con carta o bancomat – obbligatorio per legge – è possibile segnalare la violazione alla Guardia di Finanza.

“Invitiamo i cittadini – ribadisce Federconsumatori VdA – a diffidare di sconti troppo alti (oltre il 60%) e di negozi che non espongono prezzi trasparenti. In caso di dubbi, non esitate a contattarci o a rivolgervi alla Polizia Municipale”.

Altro tema delicato: la prova e il cambio dei capi acquistati in saldo. Non esiste un obbligo legale per il commerciante, a meno che il prodotto non presenti difetti. Ma proprio per questo, è importante informarsi prima: “Meglio evitare – suggerisce Federconsumatori – i negozi che non permettono nemmeno di provare i capi. Può essere segnale di poca correttezza”.

In ogni caso, anche i prodotti in saldo godono della garanzia legale di conformità: 2 anni per beni nuovi, 1 anno per l’usato. Vale anche per abiti, scarpe o accessori scontati. Il consiglio? Conservare lo scontrino, meglio se fotocopiato, perché la carta chimica tende a sbiadire. In alternativa, basta un estratto conto per provare l’acquisto.

E se il venditore si rifiuta di riconoscere il difetto? “Rivolgetevi allo sportello di Federconsumatori – ricorda l’associazione – che può supportarvi anche nel ricorso al Giudice di Pace”.

Sempre più famiglie scelgono di fare shopping online. Ma attenzione: in questo caso le regole cambiano. Il diritto di recesso vale per 14 giorni dalla consegna, con rimborso totale. Non serve motivazione, basta rispedire il prodotto.

Ma anche qui serve prudenza: meglio controllare che il sito sia affidabile, sicuro (https e simbolo del lucchetto nella barra del browser) e chiaro nei dettagli del prodotto. “Verificate sempre la politica sul recesso – consiglia Federconsumatori – e diffidate da offerte esagerate o siti poco trasparenti”.

Alla fine, i saldi estivi non sono solo un momento di shopping. Sono anche uno specchio dei consumi e del clima sociale. La cautela dei cittadini, la crescente attenzione ai diritti e la vigilanza su truffe e pratiche scorrette raccontano molto più di quanto sembri.

Anche in Valle d’Aosta, dove lo scenario commerciale vive una fase complessa tra inflazione, turismo altalenante e concorrenza dell’e-commerce, il messaggio è chiaro: comprare consapevolmente è un atto di responsabilità civile. E le associazioni dei consumatori, come Federconsumatori, restano presìdi fondamentali di tutela e informazione.

Profitez des soldes, mais avec intelligence : les bonnes affaires existent, mais la vigilance reste votre meilleure alliée.

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red/ba

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