Piemonte NordOvest - 04 luglio 2025, 06:07

Grand Tournalin

Questa cima è comunque una vetta rocciosa straordinaria, che si eleva in un luogo meraviglioso e di primaria importanza. È la sommità più elevata del lungo contrafforte che divide la Valtournenche dalla Val d’Ayas. Il panorama dalla vetta è eccezionale, esteso a 360 gradi.

Stambecchi sulla cresta finale

Stambecchi sulla cresta finale

Il Grand Tournalin ha due sommità. I salitori hanno raggiunto la cima Sud (3.370 m, la più significativa), come specifica la guida dei Monti d’Italia (Monte Rosa), poiché la seconda cima, divisa da un pericolosissimo intaglio, è salita praticamente solo da qualche “vettaiolo” incallito, deciso a raggiungere ad ogni costo il punto più elevato della montagna. Quest’ultimo, infatti, supera la cima “tradizionale” di soli nove metri.

Comunque, geograficamente va citata la quota massima: 3.379 metri.

Questa cima è comunque una vetta rocciosa straordinaria, che si eleva in un luogo meraviglioso e di primaria importanza. È la sommità più elevata del lungo contrafforte che divide la Valtournenche dalla Val d’Ayas. Il panorama dalla vetta è eccezionale, esteso a 360 gradi.

Itinerario

Per salirla, una volta parcheggiata l’auto a La Barmaz, si sale in circa 15 minuti al meraviglioso paesino di Cheneil, che si supera per prendere il sentiero n. 30, svoltando a sinistra al bivio per il santuario di Champsec. Da lì si segue un’ottima traccia a mezza costa che piega a sinistra, in direzione della nostra montagna e della più lontana cima del Monte Roisetta.

Il sentiero, infatti, sopra una bastionata rocciosa, si divide in due: uno conduce proprio al Roisetta, ma occorre prendere a destra, lungo un percorso fantastico che porta verso la nostra cima. La particolarità di questo sentiero è che s’incunea tra le rocce ed è addirittura gradinato.

Più in alto, oltre il colletto divisorio tra il Grand e il Petit Tournalin, si svolta a sinistra (in senso di salita), seguendo una traccia che si fa via via più ripida, sino a raggiungere una targa in memoria di un alpinista caduto. Qui si trova una corda fissa blu in nylon, con frazionamenti, che consente il superamento di una esposta cresta rocciosa.

Superato un pauroso intaglio, la traccia prosegue ardita ma meno difficile, fino alla croce di vetta. Siamo sulla Cima Sud (3.370 m), dove, circa dieci metri più in basso, è stata posta una bellissima croce.

Dall’apice ci si può affacciare verso la Cima Nord (3.379 m), separata da un profondissimo intaglio. Oltre al fatto che servirebbe almeno un’ora per raggiungerla, con passaggi di III grado, la pericolosità del terreno la rende sconsigliata anche dalle guide, tanto che la Cima Sud del Tournalin è considerata a tutti gli effetti la cima tradizionale e più frequentata della montagna.

Discesa

La discesa avviene per la stessa via dell’andata, senza alcuna variante significativa, fino all’auto parcheggiata a La Barmaz.

In vetta al Grand Tournalin

NOTE TECNICHE:
Quota: 3379 m
Difficoltà: Medio facile equivalente al EEA (corda fissa nel punto più esposto. NB. Non è una “Via
ferrata”)
Via di salita: normale
Via di discesa: normale
Accesso da Aosta, uscita a Chatillon, Valtournenche, (strada laterale a destra dopo il paese), strada
per Cheneil (parcheggio 15 minuti sotto perché lo stupendo paesino in esame fortunatamente non si
può raggiungere con le auto, anche se ha alberghi e case abitate.  A tale proposito è stato di recente
installato un ascensore che a chiamata vi carica/scarica (gratuitamente) dal villaggio. La quota
dove finisce la strada è “La Barmaz” 2023 m.
Fattibile in giornata: si (anche se c’è un dislivello di 1350 m circa)
Ore salita: 5
Ore di discesa: 4
Ore complessive: 9

Lodovico Marchisio

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