Consiglio Valle Comuni - 27 giugno 2025, 23:55

Velina Rossonera/Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: frecciate, silenzi e retroscena dal teatrino valdostano

Velina Rossonera/Arcobaleno

La politica valdostana sembra sempre quella vecchia partita a scacchi, dove i pezzi si muovono lentamente e spesso si fermano a guardarsi in cagnesco. Leonardo Lotto, a 26 anni, è stato nominato segretario di Azione Valle d’Aosta, fresco di candidatura alle europee e pronto a portare aria nuova — o almeno così dice lui. La sua promessa è avvicinare i giovani alla politica, ma in un ambiente che più che un ricambio sembra un club di nostalgici, resta da vedere se basteranno entusiasmo e dati a far saltare il banco. Come si dice, “la speranza è l’ultima a morire”, ma qualche mossa concreta sarebbe benvenuta.

Nel frattempo, il Pd prova a tessere nuove alleanze chiedendo a Union Valdotaine e al Centro Autonomista di allargare la coalizione oltre Aosta, puntando anche al governo regionale. La risposta, però, sembra più un silenzio rumoroso o un “no grazie” non detto. E quando si parla di Forza Italia, il Pd chiude la porta con decisione, ma FI risponde con una nota piuttosto velenosa, ricordando di essere “alternativa alla sinistra che ha portato degrado”. Insomma, ognuno vuole giocare da protagonista, ma la partita resta complicata. “La politica è l’arte del possibile”, ma qui sembra più l’arte del rimpallo.

E mentre i grandi manovrano, una sentenza scuote la scena: la Regione condannata a pagare oltre 35 mila euro a una precaria storica della scuola per abuso di contratti a termine. La Cisl sottolinea come il precariato resti un problema strutturale, con lavoratori privati di diritti fondamentali e il bonus formazione negato agli educatori. La giustizia si fa sentire quando il dialogo fallisce, ma la domanda resta: quanti altri dovranno passare per questa trafila prima che la Regione cambi davvero rotta? Come si dice, “il tempo è galantuomo”, ma qui sembra solo che faccia da testimone.

Nel frattempo, alla Compagnia valdostana delle acque tutto procede come prima: Argirò è riconfermato amministratore delegato, ringraziando per la fiducia e la professionalità del CdA uscente. Un passo avanti o solo una sosta? Quando si parla di continuità, a volte si intende solo non cambiare per non rischiare, ma il rischio più grande è restare fermi.

Insomma, in Valle d’Aosta la politica è come un buon vino rosso: corposo, con qualche nota amara, ma sempre da assaporare con attenzione. E come sempre, stasera ci teniamo il calice mezzo pieno e mezzo vuoto, pronti a brindare... o a storcere il naso.

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