CRONACA - 12 giugno 2025, 13:52

15 anni con Silvy Parlato morta in un incidente stradale: il Dono che fa vivere

L’Associazione valdostana dei Donatori di Sangue e Organi - fidas - festeggia un cammino di amore, altruismo e cultura del dono. Venerdì 13 giugno una serata speciale tra musica e testimonianze per celebrare la bellezza del dare

Silvy Parlato

Silvy Parlato

Donare il sangue non è solo un gesto sanitario. È un atto d’amore. È una scelta di civiltà. È, soprattutto, un modo per dire: io ci sono. Da quindici anni l’Associazione di Donatori di Sangue e Organi Silvy Parlato odv – aderente a FIDAS VDA – porta avanti in Valle d’Aosta una missione tanto semplice quanto decisiva: diffondere la cultura del dono.

Un dono che si racconta nelle scuole, nei teatri, nei palazzi istituzionali, nei cuori di chi ascolta e poi sceglie di fare la propria parte. E non solo per chi dona, ma soprattutto per chi riceve. Persone affette da malattie genetiche, pazienti in sala operatoria, vittime di gravi incidenti: per loro, il sangue è vita. E non esiste una fabbrica che possa produrlo.

«Donare sangue è un gesto civico e sociale – spiegano dall’Associazione –. È una scelta che ci rende parte attiva di una comunità che si prende cura dei più fragili. Il nostro impegno, in questi quindici anni, è stato quello di coltivare questa consapevolezza. Di parlare, informare, emozionare. Perché solo così il dono può diventare cultura».

Anonimo, gratuito, periodico: così dev’essere il dono per garantire un sistema trasfusionale sicuro ed efficace. Ma dietro a queste tre parole tecniche, ci sono volti, storie, mani tese, sorrisi riconoscenti.

Ed è proprio con questo spirito che venerdì 13 giugno, alle ore 20.30, il teatro del PLUS (ex Cittadella dei Giovani) di Aosta si accenderà di voci, suoni e colori per un evento speciale. Una serata di musica e racconto per celebrare il cammino dell’Associazione e continuare a seminare il valore del dono.

Sul palco si alterneranno artisti e cori valdostani amatissimi: Erik e le Poudzo Valdoten, Les Trouveur Valdoten, Philippe Milleret, il Coro Les Notes Fleuries du Grand Paradis e il Coro di Sant’Orso.

«Abbiamo scelto la musica – sottolineano i volontari di Silvy Parlato – perché è linguaggio universale, perché arriva al cuore, perché unisce. Racconteremo chi siamo, cosa facciamo e perché è importante farlo insieme. E lo faremo intrecciando parole ed emozioni, testimonianze e armonie».

Un traguardo importante, questi 15 anni. Ma anche una ripartenza verso nuove sfide, nuovi giovani da sensibilizzare, nuove vite da salvare.

Perché il sangue non ha prezzo. Ma ha un valore enorme.

E chi lo dona, quel valore, lo moltiplica.

je.fe.

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