Venerdì 6 giugno, nella storica cornice di Villa Brezzi, sede della sezione valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini, si è svolta l’elezione del nuovo Consiglio direttivo di Assoarma Valle d’Aosta, il Consiglio regionale delle Associazioni d’Arma, per il triennio 2025-2028.
A guidare l’organismo sarà Massimo Ferrero, Capitano della Croce Rossa Italiana in congedo, che assume la presidenza regionale con un messaggio chiaro: “Nel mondo di oggi, a trazione individualista, è più che mai necessario ricordare il valore della collettività, dello spirito di corpo, dell’impegno gratuito e disinteressato verso la società”.
Al suo fianco, come vicepresidente, è stato eletto Alberto Ragni, Colonnello degli Alpini in congedo. Completano l’organigramma Antonello Piffari nel ruolo di segretario, mentre la funzione di sindaci è affidata ad Antonio Bianchi (Polizia di Stato), Matteo Pastorello (Aeronautica), Giacomo Salemma (Carabinieri) e Alessio Sannolo (Marina Militare).
La missione di Assoarma è tutt’altro che simbolica. Ferrero lo chiarisce con fermezza: “Non siamo un museo della memoria. Siamo parte viva della società. Le Associazioni d’Arma rappresentano la continuità tra chi oggi indossa l’uniforme e chi l’ha servita con onore in passato. Lo spirito non cambia: disciplina, dovere, solidarietà.”
Le radici storiche affondano nel 1848 con le prime associazioni di mutua assistenza tra militari in congedo. Ma è nel dopoguerra che si consolida la forma attuale: non più solo luoghi di memoria, ma presidi morali e civici, riconosciuti ufficialmente dal Ministero della Difesa come enti apolitici e senza fini di lucro.
“L’alta vigilanza del Ministero è una garanzia e un riconoscimento del nostro operato. Ma siamo prima di tutto cittadini attivi, al servizio della collettività”, prosegue Ferrero.
Nel suo discorso, il Presidente valdostano ha sottolineato la vocazione operativa delle Associazioni d’Arma: “Non ci limitiamo a tenere vivo il culto della Patria e delle tradizioni militari. Ci mettiamo a disposizione delle Istituzioni, specie in caso di emergenze, con personale volontario, formato, disciplinato. E lo facciamo senza chiedere nulla in cambio.”
La solidarietà, il mutuo soccorso, l’iniziativa sociale, culturale e sportiva sono oggi strumenti di coesione e cittadinanza attiva: “Siamo una risorsa invisibile, ma sempre pronta. L’uniforme si può riporre, ma lo spirito di servizio non va mai in congedo”, afferma con orgoglio.
La Valle d’Aosta, seppur piccola per dimensioni, è profondamente radicata nel tessuto delle Associazioni d’Arma. La presenza storica di Alpini, Carabinieri, Guardia di Finanza, personale della Marina e dell’Aeronautica ha costruito una comunità coesa che si riconosce nei valori di lealtà, disciplina e servizio.
“Siamo pronti a collaborare con le autorità locali, con la protezione civile, con il mondo della scuola, affinché le giovani generazioni non dimentichino il senso del dovere e dell’appartenenza”, dichiara Ferrero.
Nel momento in cui la società sembra perdere i suoi riferimenti più stabili, le Associazioni d’Arma continuano a rappresentare un ancoraggio identitario forte, non solo per chi ha servito nelle Forze Armate, ma per l’intera collettività. La loro presenza silenziosa ma costante nei momenti di bisogno – emergenze climatiche, pandemia, assistenza agli anziani e ai più fragili – è stata spesso sottovalutata o dimenticata.
In un tempo dove tutto appare frammentato e liquido, l’esempio di chi ha fatto della disciplina una scelta di vita offre un contributo educativo e civico insostituibile.
Dans un monde en perte de repères, ces hommes et femmes rappellent que le vrai service ne prend jamais fin. Leur engagement est une lumière discrète mais essentielle dans notre société. Il faut les écouter, les soutenir, et surtout, les reconnaître.