Consiglio Valle Comuni - 11 giugno 2025, 17:13

Alle persone con epilessia è tempo di dare una risposta concreta” – l’appello di Manes per sbloccare il Disegno di Legge fermo al Senato

Mentre oltre 650 valdostani convivono con l’epilessia, una patologia ancora stigmatizzata e poco tutelata, il Disegno di Legge per la loro protezione è fermo al Senato da oltre un anno. Il presidente nazionale di AICE è in sciopero della fame davanti al Ministero della Salute per chiedere l’approvazione urgente. In Valle d’Aosta, la politica deve uscire dal silenzio e agire: è il momento di dare dignità e diritti a chi soffre davvero

L'on. Franco Manes

L'on. Franco Manes

Il 10 giugno scorso Giovanni Battista Pesce, Presidente dell’Associazione Italiana Contro l’Epilessia (AICE), ha iniziato uno sciopero della fame davanti al Ministero della Salute. Un gesto estremo e disperato per chiedere lo sblocco del Disegno di Legge n. 898, “Disposizioni per la tutela delle persone affette da epilessia”, fermo da oltre un anno al Senato. La ragione? La mancata trasmissione da parte del Ministero della Salute della relazione tecnica indispensabile al prosieguo dell’iter.

In Italia, l’epilessia colpisce oltre 550.000 persone, con circa il 40% di casi farmacoresistenti. Ogni anno si registrano più di 30.000 nuovi casi, soprattutto tra i bambini e gli anziani. La Valle d’Aosta non fa eccezione: secondo i dati dell’AUSL e di AICE Valle d’Aosta, almeno 650 valdostani convivono con questa condizione difficile, che si porta dietro non solo problemi di salute, ma anche un pesante stigma culturale.

In questo scenario delicato, la presa di posizione di Franco Manes, deputato valdostano, è un segnale forte e necessario. “Alle persone con epilessia e alle loro famiglie, è tempo di dare una risposta concreta”, ha dichiarato Manes, sottolineando l’importanza che il Parlamento venga messo nelle condizioni di intervenire in modo efficace, migliorando le condizioni di vita di chi soffre di questa patologia.

L’Onorevole Manes ha inoltre ringraziato AICE Valle d’Aosta e il suo Presidente regionale Manuele Amateis per l’impegno sul territorio, e si è unito alle richieste dell’Associazione, esprimendo piena solidarietà a Giovanni Battista Pesce. L’impegno è chiaro: vigilare sull’iter della proposta di legge e collaborare con i colleghi parlamentari per accelerarne l’approvazione.

È una battaglia di civiltà che chiede un’attenzione concreta da parte di tutti, soprattutto in una regione come la nostra, dove troppo spesso questioni fondamentali rischiano di cadere nel silenzio.

red

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