CRONACA - 10 giugno 2025, 09:12

Operativa la nuova vasca di accumulo acqua per il Consorzio fondiario Dolonne – Val Veny

Conclusi i lavori avviati nel 2024: l’infrastruttura, interrata e strategica per le attività agricole, servirà circa 800 proprietari. Un segnale concreto di attenzione al territorio e all’acqua, bene sempre più prezioso.

Operativa la nuova vasca di accumulo acqua per il Consorzio fondiario Dolonne – Val Veny

Una riserva d’acqua per la montagna che coltiva e cura il paesaggio

Venerdì 6 giugno 2025, sotto un sole estivo già generoso, è stata ufficialmente messa in esercizio la nuova vasca di accumulo interrata di Dolonne, opera idraulica destinata a sostenere le attività agricole del Consorzio di miglioramento fondiario Dolonne – Val Veny.

Si tratta di un’infrastruttura tanto essenziale quanto discreta, pensata per ottimizzare la risorsa idrica nei mesi estivi, quando il fabbisogno di acqua è massimo e la pressione ambientale su torrenti e sorgenti è più critica.

La nuova vasca, con una capacità di 64.000 litri, è stata realizzata con un investimento complessivo di circa 150.000 euro, grazie all’impegno diretto del Consorzio e al coinvolgimento attivo dell’Amministrazione regionale, che ha effettuato le ultime verifiche prima dell’entrata in funzione.

I lavori sono stati avviati nel giugno 2024 e si sono conclusi, nei tempi previsti, a novembre dello stesso anno. Da allora l’opera è rimasta in stand-by tecnico fino all’inizio della stagione irrigua.

Il Consorzio fondiario Dolonne – Val Veny, promotore dell’intervento, raggruppa circa 800 proprietari di terreni, fra i quali figura anche il Comune di Courmayeur. Un numero importante, che testimonia l’unità d’intenti di una comunità montana che continua a credere nel valore della gestione collettiva del territorio e delle risorse naturali.

“La vasca rappresenta una piccola ma concreta conquista per l’agricoltura di montagna – sottolineano dal Consorzio –. Un’opera semplice, ma indispensabile per garantire la continuità delle attività, ridurre gli sprechi d’acqua e affrontare meglio le sfide dei cambiamenti climatici”.

“Con quest’opera – ha affermato un tecnico presente all’inaugurazione – possiamo finalmente contare su una riserva idrica funzionale e facilmente gestibile, capace di rendere più efficiente il lavoro degli agricoltori nelle stagioni più calde”.

pi/mv

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