CRONACA - 29 maggio 2025, 09:23

Alpinisti InSuperAbili… adrenalina inclusiva La montagna diventa per tutti: ripartono le salite al Breithorn

Torna la stagione delle imprese solidali firmate Alpinisti InSuperAbili. Tre le salite al Breithorn in programma nel 2025, per accompagnare persone con disabilità motoria su una vetta simbolo dell’alpinismo accessibile. Un progetto valdostano che unisce sport, cuore e volontariato, con il sostegno di enti pubblici, sponsor e una rete di amici. Emozione, sicurezza e spirito di squadra al centro di una sfida che insegna: insieme, nessun ostacolo è insuperabile

Chantal Vuillermoz, Franz Rossi e Roberto Ferraro

Chantal Vuillermoz, Franz Rossi e Roberto Ferraro

Ci sono montagne che si scalano con i muscoli, altre con il cuore. E poi ci sono vette, come il Breithorn (4.165 metri), che si conquistano insieme. Torna per la sua seconda stagione il progetto Alpinisti InSuperAbili – Adrenalina Inclusiva, nato dalla passione e dall’amicizia di due professionisti valdostani della montagna: Roberto Ferraro, guida alpina e soccorritore dell’elisoccorso, e Daniele Boero, pisteur sécouriste e formatore FISIP. Due anime diverse, un solo sogno: rendere l’alta quota accessibile anche a chi la vetta può solo immaginarla.

«Volevamo far provare a persone con disabilità motoria l’emozione vera di una cima. Non una simulazione, ma un Quattromila reale, vissuto con il sudore, con il respiro in quota, con la squadra attorno a te», racconta Roby Ferraro. «Nel 2024 abbiamo portato in vetta tre ospiti. È stato talmente forte che sapevamo di dover continuare».

E così nasce la stagione 2025. Tre nuove salite, tre nuove storie. Si parte il 1° giugno con Piersandro Maggi, milanese d’adozione gressonara, che ha talmente creduto nel progetto da costruirsi attorno la sua squadra di amici e volontari. Il 29 giugno tocca ad Alen Sonza, assicuratore di Donnas, che ha accolto la sfida lanciata dall’amico guida alpina Stefano Pramotton. Chiuderà la stagione il 13 luglio Tommaso Migliorini, al battesimo assoluto dell’alta quota, accompagnato da Daniele Boero.

Chantal Pession, Chantal Vuillermoz, Franz Rossi e Roberto Ferraro

La salita avviene in sicurezza totale, con visite mediche specialistiche, volontari formati, guide alpine, un medico del 118 e il protagonista a bordo di un monosci adattato, tirato in cordata da squadre che si alternano con disciplina e affetto. La partenza avviene da Breuil con le funivie fino al Piccolo Cervino. Poi, lì dove finisce il cavo, comincia la forza dell’uomo.

«La novità di quest’anno – spiega Boero – è che ci stiamo strutturando meglio anche sul piano organizzativo ed economico. Nessun ospite paga: tutto è sostenuto da sponsor, enti e amici. L’obiettivo è rendere il progetto replicabile e autonomo».

Tra i sostenitori principali, Ferroli, che ha confermato l’appoggio anche per il 2025, e il Comune di Valtournenche, che fin da subito ha creduto nella forza sociale dell’iniziativa.

Chantal Vuillermoz, assessora comunale a turismo, sport e montagna, non ha dubbi:

«Lo scorso anno ci siamo avvicinati con curiosità e ci siamo emozionati con loro. La felicità degli ospiti al rientro dalla vetta ci ha dato la misura del valore umano di questo progetto. Valtournenche vuole essere una vallata inclusiva, aperta. Questo Breithorn è il Quattromila di tutti».

A dare ulteriore slancio, la nuova partnership con la Fondazione per lo Sport Silvia Parente, che garantisce la detraibilità delle donazioni a sostegno dell’iniziativa. La presidente, Silvia Parente, sottolinea:

«Con Daniele è nata subito sintonia. La nostra missione è usare lo sport per abbattere barriere. E questa impresa ne è l’esempio perfetto».

Intorno al progetto ruota una comunità viva: professionisti della montagna, volontari, donatori, famiglie, curiosi. Un network che si ritrova anche online, grazie al sito www.alpinisti-insuperabili.it, nuovo strumento per restare aggiornati, donare, proporre candidature.

E poi c’è quel nome, così potente e così tenero insieme: Alpinisti InSuperAbili… Adrenalina Inclusiva. A battezzarlo sono stati i bambini della scuola primaria di Valtournenche, dopo aver incontrato Roby e Daniele, aver visto da vicino il monosci e ascoltato i racconti.

«Hanno scelto un nome che è un manifesto», dice Roby. «Perché l’inclusione comincia dalla scuola, dai piccoli che non vedono differenze ma solo voglia di fare qualcosa insieme».

Ed è proprio questo il cuore del progetto: non l’eroismo individuale, ma la forza della cordata, il passo condiviso, l’emozione collettiva. Non c’è vetta che non possa essere raggiunta quando a portarti in alto è l’umanità degli altri.

«Alla fine, quando torni alla base e ti togli l’imbrago, non sei più lo stesso», confida Daniele. «Perché la montagna ti cambia. Ma farla insieme a chi non potrebbe salirci da solo… ti trasforma».

Chantal Pession, Chantal Vuillermoz, Franz Rossi e Roberto Ferraro 

📌 ALPINISTI INSUPERABILI – IL PROGETTO IN BREVE

🏔️ Chi sono:
Un gruppo di amici valdostani con esperienza in montagna che ha deciso di rendere l’alpinismo accessibile anche a persone con disabilità motoria. Ideatori: Roberto “Roby Ferro” Ferraro (guida alpina) e Daniele Boero (pisteur e formatore FISIP).

🎯 Obiettivo:
Permettere a persone con disabilità di salire sul Breithorn (4.165 m) grazie al supporto di volontari, guide alpine e ausili tecnici come il monosci modificato.

📅 Le date 2025:

1° giugno – Piersandro Maggi, ex Gressoney

29 giugno – Alen Sonza, assicuratore e nuotatore

13 luglio – Tommaso Migliorini, al debutto assoluto

💪 Come funziona:

Visita di idoneità

Formazione squadre di traino (3 gruppi x 5 volontari)

Partenza da Breuil-Cervinia, funivia fino al Piccolo Cervino

Salita in cordata, festa finale al rientro

🤝 Con chi:

Comune di Valtournenche

Fondazione Silvia Parente (per detraibilità donazioni)

Sponsor principali: Ferroli, Parco Avventura di Antey, altri partner privati

Volontari, Guide Alpine, 118

🌍 Online:
👉 www.alpinisti-insuperabili.it
📬 Per diventare volontario o fare una donazione

pi.mi.

SU