Consiglio Valle Comuni - 29 maggio 2025, 16:15

"Ma chi te lo fa fare? ...Parliamone!"– Giovani amministratori e realtà associative a confronto per immaginare la partecipazione del futuro

Evento promosso da ANCI Giovani Valle d’Aosta con il patrocinio del Comune di Aosta e del CELVA.

Sabato 24 maggio il Salone Ducale del Comune di Aosta ha fatto da cornice all’evento “Ma chi te lo fa fare? …Parliamone!”, promosso da ANCI Giovani Valle d’Aosta con il patrocinio del Comune di Aosta e del CELVA.

Un pomeriggio intenso e proficuo che ha visto coinvolti giovani amministratori e rappresentanti di numerose associazioni ed enti attivi sul territorio valdostano – dall’Avis ad Arcigay, dal CSV al FAI e molti altri – chiamati a confrontarsi su un tema tanto sfidante quanto urgente: la partecipazione giovanile alla vita pubblica.

Sotto la guida del prof. Claudio Marciano, ricercatore dell’Università di Genova specializzato in foresight e gestione dei processi di partecipazione, i partecipanti si sono divisi in tavoli di lavoro per riflettere in modo concreto e condiviso su come costruire una cittadinanza più attiva, inclusiva e rappresentativa da qui al 2035.

Dal confronto, serrato ma costruttivo, sono emerse proposte, esigenze, visioni e priorità che non resteranno sulla carta: tutto il materiale prodotto sarà raccolto in un documento di sintesi, pensato come base programmatica per i prossimi cinque anni di attività di ANCI Giovani Valle d’Aosta.

L’iniziativa ha confermato l’importanza di creare spazi di dialogo tra istituzioni e società civile e ha dato voce a chi ogni giorno si impegna – spesso lontano dai riflettori – per rendere la partecipazione qualcosa di reale, efficace e accessibile.

«Siamo molto soddisfatti della riuscita di questo primo appuntamento – commenta il coordinamento di ANCI Giovani Valle d’Aosta –. È stata la prima volta che ANCI organizzava un confronto di questo tipo nella nostra regione e i feedback ricevuti confermano che si è trattato di un momento prezioso e sentito. Un primo passo importante per aprire un dibattito strutturato sulla partecipazione giovanile, che speriamo possa continuare a crescere nei prossimi anni. E alla domanda provocatoria “chi te lo fa fare?” rispondiamo che chi lo fa, lo fa perché ci crede».

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