In un’epoca in cui cresce il numero dei freerider, ovvero di coloro che beneficiano di beni e servizi senza contribuire in alcun modo alla loro realizzazione, si avverte con urgenza il bisogno di cittadini responsabili, consapevoli che la cosa pubblica riguarda ciascuno di noi. Lunedì 26 maggio, presso l’Università della Valle d’Aosta, la lezione del professor Manuel Finelli, docente di Sociologia generale e dei fenomeni politici, è diventata occasione di riflessione viva e concreta su questi temi.
Davanti a una ventina di studenti e studentesse, si è svolto un incontro intenso e partecipato con tre testimoni dell’impegno civico e associativo: Giulio Gasperini, presidente dell’associazione Arcigay Valle d’Aosta, Mamadou Sow, volontario di Refugee-Welcome Italia, e Beatrice Somaglia, giovane responsabile della rete “Giovani, scuola-lavoro” di Cittadinanzattiva VdA.
Dopo una sintetica presentazione delle realtà di appartenenza, i tre ospiti hanno risposto con entusiasmo e sincerità alle domande poste dagli studenti, aprendo squarci autentici sulle proprie esperienze personali. Colpiva in particolare il racconto di Beatrice Somaglia, che nell’estate del 2024 aveva partecipato al progetto “Cittadini si diventa” promosso da Cittadinanzattiva. Da quella prima esperienza ha deciso di trasformare l’interesse in impegno duraturo, entrando a far parte attivamente dell’associazione e diventando in breve tempo un punto di riferimento per la rete giovani.
Non sono mancate riflessioni sulle difficoltà: i relatori hanno parlato apertamente della fatica di coinvolgere nuove persone, della carenza di fondi e del muro rappresentato, spesso, dalla politica rappresentativa, percepita come distante e talvolta ostile. Tuttavia, è emerso anche un forte senso di appartenenza che ancora caratterizza la realtà valdostana, dove le relazioni comunitarie e il volontariato continuano a essere pilastri preziosi del tessuto sociale.
L’incontro ha messo in luce la vitalità dell’associazionismo, ma soprattutto ha rilanciato il messaggio fondamentale che anima da sempre Cittadinanzattiva: la possibilità – e il dovere – di costruire insieme il bene comune. È questo il cuore della proposta che Mariagrazia Vacchina, segretaria regionale dell’associazione, promuove con costanza e passione: attivare la “sinergia del bene”, cioè quella forza collettiva capace di trasformare idee in azioni concrete, progetti in cambiamento reale.
Una lezione, quella del 26 maggio, che ha fatto più che istruire: ha ispirato. Ha acceso nei giovani presenti il desiderio di mettersi in gioco, di chiedersi come essere cittadini migliori, non per dovere, ma per scelta. Perché partecipare non è un favore che si fa alla società: è un modo per riconoscersi parte di qualcosa che ci riguarda tutti.