Nonostante la proposta di modifica dello Statuto comunale fosse sostanzialmente un atto dovuto per adeguarsi alla legge regionale sulle elezioni comunali 2025, il Consiglio comunale di Aosta ha bocciato l’aumento del numero massimo di assessori da cinque a sei, come previsto dalla normativa.
Questa mattina, su 26 consiglieri presenti, la votazione ha registrato 18 voti a favore, un solo contrario (Diego Foti) e ben sette astensioni. Il presidente del Consiglio comunale, Luca Tonino, ha spiegato che per l’approvazione era necessario il voto favorevole di almeno due terzi dei 29 membri, soglia non raggiunta, e quindi la delibera non è passata.
La modifica avrebbe permesso inoltre, con l’atto di nomina della giunta, di aumentare temporaneamente il numero di assessori di un’ulteriore unità senza costi aggiuntivi per il bilancio comunale.
La consigliera della Lega, Sylvie Spirli, pur riconoscendo che si trattava di un atto dovuto, ha annunciato l’astensione, richiamando tensioni e comportamenti recenti in Consiglio Valle che avevano segnato una frattura con altri gruppi, compresi quelli dell’opposizione.
A questa bocciatura si sono subito affiancate dure dichiarazioni da parte dei coordinamenti regionali di Forza Italia e de La Renaissance Valdôtaine, che leggono nel risultato di oggi una chiara certificazione del fallimento della maggioranza guidata dal sindaco Gianni Nuti.
“Dopo una consiliatura intera passata a fare prove di forza sui numeri – affermano i due gruppi – la maggioranza cade proprio sui numeri. Nuti è ormai scaricato e sta pagando il prezzo di cinque anni di promesse non mantenute, di una città che è peggiorata sotto molti aspetti e di un atteggiamento arrogante e supponente verso le opposizioni.”
Secondo l’opposizione, la bocciatura odierna non è un episodio isolato, ma il segnale inequivocabile di una maggioranza spaccata e incapace di affrontare le sfide di Aosta e dei suoi cittadini.
“Non hanno più i numeri per governare nemmeno su atti che propongono loro stessi – incalzano Forza Italia e La Renaissance –. Serve un cambiamento radicale che riporti al centro le necessità degli aostani, non le becere ideologie di parte.”
Questa bocciatura arriva in un momento cruciale, a pochi mesi dalle elezioni regionali e comunali del 2025, e segna un ulteriore passo verso la crisi della maggioranza cittadina, sempre più divisa e in difficoltà a mantenere un quadro unitario.
Il risultato di oggi rende evidente che la guida di Gianni Nuti non ha più la forza né la coesione per portare avanti un governo efficace della città, aprendo la strada a possibili cambi di passo e nuove alleanze politiche.





