A scoprire il corpo, la compagna, anche lei valdostana, uscita in strada urlando con la maglietta insanguinata. I carabinieri indagano per omicidio: sequestrato l’appartamento, mentre si cerca ancora l’arma del delitto. Ombre su una relazione segnata da tensioni e presunte dipendenze. La donna è sotto choc e sarà indagata come atto formale.
L’urlo ha squarciato la quiete di via Zanolini poco dopo le 10 di mattina. "Aiuto! È caduto!", avrebbe gridato una donna in stato confusionale, con la maglietta intrisa di sangue. Pochi minuti dopo, i carabinieri hanno rinvenuto il cadavere del suo compagno, Giuseppe Marra, 59 anni, riverso a pancia in giù all’ingresso dell’appartamento dove i due vivevano dal 2021.
La scena che si sono trovati davanti è agghiacciante: molto sangue sul pavimento, nessun segno di effrazione, e un corpo che presenta una violenta ferita alla testa, forse inferta con un oggetto contundente che ancora non è stato ritrovato. I militari del Nucleo investigativo hanno setacciato anche i cassonetti vicini, senza esito per ora.
Originario di Aosta, Marra si era trasferito a Bologna con la compagna, anch’ella valdostana, per aprire un negozio di cannabis light in via Indipendenza. Un cambio di vita dopo anni passati nella pubblica amministrazione della Valle d’Aosta per lui, e nella ristorazione per lei. La coppia aveva due figli, ma pare vivesse un momento di fragilità emotiva e forse anche economica.
Testimoni e vicini riferiscono di frequenti litigi nell’appartamento del terzo piano. Non risultano denunce pregresse, ma il contesto relazionale turbolento è ora sotto la lente della Procura. La pm di turno Manuela Cavallo e il medico legale Bruno Fias hanno effettuato un primo sopralluogo, mentre l’appartamento è stato messo sotto sequestro. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto tracce di sostanze stupefacenti che verranno analizzate, così come sono stati disposti esami tossicologici sia sul corpo della vittima sia sulla compagna.
La donna, 57 anni, è stata trovata in stato confusionale ed è stata trasportata al Pronto Soccorso per accertamenti. Secondo quanto avrebbe riferito, si sarebbe accorta della morte del compagno solo al risveglio. Ma l'orario del decesso, che risalirebbe alla notte precedente, e la scena del crimine sollevano forti dubbi. La Procura l’ha iscritta nel registro degli indagati come atto dovuto, per garantire eventuali perizie difensive e tutelare il diritto alla difesa. Al momento non ci sono provvedimenti cautelari.
La morte di Giuseppe Marra getta un’ombra drammatica sulla via Zanolini e sulla comunità valdostana trapiantata a Bologna. Le indagini proseguono senza sosta: i carabinieri stanno raccogliendo testimonianze nel condominio, visionando le immagini delle telecamere della zona e incrociando i dati telefonici della vittima.
Intanto, il loro gatto – unico altro essere vivente presente in casa al momento della tragedia – sarà affidato a un gattile. Piccolo dettaglio, ma eloquente: persino lui ora resta orfano.
Un uomo perbene, un passato complicato, una relazione forse mai del tutto guarita. Bologna si sveglia con l’eco di un urlo e il sangue che racconta un mistero ancora tutto da svelare.