Quando le voci si intrecciano per ricordare chi non c’è più, non è solo musica: è memoria viva.
A Montjovet, nella cornice raccolta e solenne della chiesa parrocchiale, si è tenuta una serata carica di emozione e bellezza, dove il canto corale è diventato linguaggio del cuore e della gratitudine.
Il Coro di Verrès, promotore dell’iniziativa, ha voluto dedicare questo concerto ai coristi che non sono più tra noi, ma che continuano a vivere nelle note, nei sorrisi, nei ricordi condivisi di chi ha avuto il privilegio di cantarci accanto.
La partecipazione è stata numerosa e sentita: in tanti si sono lasciati trasportare dalla potenza evocativa della musica, in un silenzio attento e commosso. Accanto al Coro di Verrès, si sono esibiti anche il Coro Sant’Orso e il Coro La Rupe, regalando una serata di straordinario livello canoro e umano.
Il Coro Sant'Orso
A coordinare con grande competenza l’evento è stata Elisa Forlin, che ha introdotto la serata dando spazio ai saluti istituzionali. Il Sindaco di Montjovet, Jean Christophe Nigra, ha ringraziato i presenti e ribadito il valore culturale e comunitario dell’iniziativa, mentre Don Alessandro Cavallo ha toccato corde profonde nel ricordare che “il canto è un momento di socializzazione, riflessione e memoria”.
Alla serata ha partecipato anche il Presidente della Giunta Regionale, Renzo Testolin, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni alla cultura popolare e al patrimonio corale valdostano, una tradizione nobile e radicata, che unisce le generazioni nel nome della passione, della bellezza e dell’identità.
Tra un’esecuzione e l’altra, il silenzio rispettoso del pubblico faceva da cornice a interpretazioni intense e vibranti, che hanno saputo dare voce all’indicibile: il lutto, la nostalgia, ma anche la gioia del ricordo, la gratitudine per un cammino condiviso.
Un ringraziamento particolare va a tutti i maestri che, con pazienza e dedizione, guidano gruppi corali formati da giovani e adulti, nel segno di un’arte che si tramanda, si rinnova, si dona. Come ha ricordato con commozione il Direttore Alberto Laniece, “onorare i fondatori significa dare un futuro alla nostra tradizione”.
Coro La Rupe
Una serata che non è stata solo concerto, ma un vero atto d’amore. Per chi è stato, per chi resta, per chi continua a cantare anche da lassù.