ATTUALITÀ - 25 maggio 2025, 19:19

L’Artisanà ritorna nel cuore di Aosta: tradizione, luce e innovazione in piazza Chanoux

Lo storico punto vendita dell’artigianato valdostano lascia i portici e riapre dove un tempo c’era la Bottega d’arte paesana di Jules Brocherel. Un ritorno simbolico e strategico, sostenuto dalla Regione, che rilancia l’identità culturale e il futuro del settore

L’Artisanà ritorna nel cuore di Aosta: tradizione, luce e innovazione in piazza Chanoux

Nel cuore pulsante di Aosta, dove ogni pietra racconta un pezzo di storia valdostana, L’Artisanà scrive una nuova pagina della sua avventura artigianale. Da sabato 24 maggio, il punto vendita simbolo dell’artigianato di tradizione ha trovato casa al civico 39 di piazza Chanoux, lasciando i portici per tornare là dove un tempo c’era la “Bottega d’arte paesana” di Jules Brocherel, pioniere e custode della cultura materiale della nostra Valle.

Un ritorno che ha il sapore della memoria e della rinascita, perché quei locali non sono solo muri e vetrine, ma testimoni silenziosi dell’anima artigiana valdostana. “Abbiamo voluto riportare L’Artisanà là dove tutto è cominciato – racconta il Direttore Bruno Domaine – in un luogo che ha ospitato le radici del nostro mestiere, e che oggi diventa vetrina del nostro futuro”.

Una scelta non casuale, fortemente sostenuta dall’Assessorato regionale, come spiega l’Assessore Luigi Bertschy: «Questa iniziativa si inserisce nel progetto di rilancio dell’artigianato valdostano e nella nuova legge regionale che punta a rafforzare il legame tra tradizione e innovazione». Un cambio di sede che è molto più di un trasloco: è una dichiarazione d’intenti, un modo per riaffermare che l’artigianato è vivo, dinamico e centrale nella cultura e nell’economia della nostra regione.

Il nuovo negozio colpisce al primo sguardo: ampie vetrate luminose, affacciate sulla piazza simbolo di Aosta, trasformano l’interno in una sorta di galleria permanente a cielo aperto, dove ogni passante può cogliere la bellezza discreta di una lavorazione in legno, la precisione di un ricamo, la poesia nascosta dentro un oggetto forgiato a mano.

Gli spazi più ampi e funzionali, uniti a un allestimento moderno, offrono agli artigiani valdostani un palcoscenico degno delle loro creazioni. Qui la materia prima non è solo mostrata, ma raccontata: il larice, il lino, la pietra ollare, il cuoio… diventano protagonisti di un percorso espositivo che esalta identità, stile e maestria.

La nuova sede diventa così un ponte ideale tra passato e futuro, tra ciò che è stato conservato e ciò che deve ancora nascere. Un luogo dove il “savoir-faire” valdostano si mette in scena, si rinnova, si propone al mondo. E dove la vocazione artigianale si fonde con la strategia commerciale, intercettando flussi turistici e potenzialità economiche, senza mai rinunciare alla propria autenticità.

«Siamo convinti – conclude Domaine – che questa collocazione, oltre al valore affettivo e simbolico, porterà anche un importante beneficio commerciale, aumentando la visibilità e quindi le vendite. E questo, in ultima analisi, sarà un vantaggio per tutto il nostro artigianato».

E allora ben venga questa “nuova bottega paesana”, che guarda avanti senza dimenticare da dove viene. Perché in Valle d’Aosta, l’artigianato non è folklore, ma identità viva. E L’Artisanà, ancora una volta, ne è il volto più luminoso.

Carlo Bétemps

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