Egregio Direttore,
mi permetto di sottoporre all’attenzione del Suo giornale una situazione incresciosa che da sempre funesta la zona dell’Ospedale “Umberto Parini”.
Il marciapiede e il passaggio pedonale situati di fronte all’Ospedale (più precisamente davanti all’entrata del Centro Trasfusionale, civico n. 3 di viale Ginevra) sono costantemente usati come parcheggi di fortuna da veicoli in fermata o, peggio ancora, in sosta prolungata. Gli artefici di queste infrazioni sono conducenti incivili ed egoisti, che, badando solo al proprio momentaneo interesse, indossano i peggiori panni dell’indifferenza, lasciando i loro mezzi a ostruire pericolosamente le zone riservate ai pedoni.
Ricordo, tra l’altro, che proprio su quella porzione di marciapiede si trova una panchina utilizzata da chi attende il passaggio degli autobus, dato che proprio lì vi è la fermata di alcune linee di trasporto pubblico.
Questa situazione è purtroppo quotidiana e spesso ho assistito a episodi rattristanti: persone anziane e mamme con passeggini costrette a scendere dal marciapiede per aggirare l’ostacolo abusivo, camminando per un tratto sulla carreggiata. Il pericolo è evidente e inaccettabile.
Come se non bastasse, alcuni incivili centauri si sono creati un parcheggio “personale” sul marciapiede all’incrocio tra via XXVI Febbraio e via Martinet. Anche in questo caso, la scena è purtroppo all’ordine del giorno.
La ringrazio per l’attenzione e spero che queste segnalazioni possano contribuire a migliorare una situazione vergognosa, soprattutto in una zona tanto sensibile della città.
Cordiali saluti
Gentile Lettore potrei riassumere il tutto con un antico adagio: quando le denunce entrano da un orecchio e escono dall’altro. Però la sua lettera merità di più perché descrive l’ennesimo, degradante quadro urbano che riguarda la zona dell’ospedale Umberto Parini di Aosta. Una zona che dovrebbe essere un luogo di accoglienza, sicurezza e rispetto, e che invece viene sistematicamente trasformata in terra di nessuno.
Automobili e moto parcheggiate su marciapiedi e attraversamenti pedonali, proprio là dove transitano mamme con passeggini, anziani, pazienti, cittadini. Una panchina destinata all’attesa degli autobus che diventa inaccessibile. E, di fronte a tutto questo, il solito, assordante silenzio.
Perché il problema vero, più grave di chi parcheggia senza scrupoli, è l’indifferenza di chi dovrebbe intervenire. Le segnalazioni si accumulano. Le lettere si scrivono. Le foto si pubblicano. Ma tutto entra da un orecchio e esce dall’altro.
La politica tace. I vigili? boh! L’amministrazione? silente! E così il cittadino onesto si trova umiliato due volte: prima dall’arroganza di chi infrange le regole, poi dalla cecità di chi dovrebbe farle rispettare.
Non ci si venga a dire che mancano risorse. Serve solo volontà. Basta una pattuglia, ogni tanto, e qualche multa vera. Ma evidentemente, ad Aosta, tutelare i pedoni e il decoro urbano non è una priorità.
Intanto, gli incivili ringraziano. E i cittadini onesti si arrangiano.