ATTUALITÀ POLITICA - 09 maggio 2025, 17:17

Pas si spacca e Girardini si allarga

Visto l’accordo di PAS con L’Union Valdôtaine, il Movimento si frantuma perché Autonomia, autogoverno e zona franca per noi non hanno colori

La pasionaria Daniela Amato delusa dalle scelte del PAS

La pasionaria Daniela Amato delusa dalle scelte del PAS

La politica valdostana si tinge di nuove fratture: il Movimento PAS (Progetto Autonomista per la Souveraineté) si spacca definitivamente, a seguito dell’accordo tra PAS e L’Union Valdôtaine. La decisione, che ha portato a una spaccatura interna, ha visto l’uscita di alcuni esponenti di spicco, tra cui Philippe Milleret, Daniela Amato e Henry Truchet, i quali hanno scelto di aderire a La Renaissance Valdôtaine, un movimento che si propone di rilanciare l’autonomia valdostana al di là delle alleanze politiche tradizionali.

Il gruppo di dissidenti, che ha fatto il passo di uscire da PAS, ha motivato la sua scelta con un attacco diretto alla gestione degli accordi politici del loro precedente partito. "Quando abbiamo chiesto di aprire un dialogo vero, su punti concreti, per costruire qualcosa di serio e utile per la Valle, siamo stati fermati dalla chiusura totale", ha dichiarato Philippe Milleret, ex consigliere di PAS, spiegando il malcontento crescente all'interno del movimento autonomista. "La politica non può essere solo una questione di poltrone e alleanze predeterminate. La nostra terra merita di più."

Il dissenso nasce proprio dall'alleanza siglata tra PAS e L’Union Valdôtaine, un accordo che, a detta degli ex membri del movimento, tradisce i principi di autonomia. Il punto critico è stato il rifiuto da parte della dirigenza di PAS di considerare la possibilità di dialogare con La Renaissance Valdôtaine, che invece stava cercando di tracciare una nuova rotta per la Valle. "Abbiamo fatto una scelta di cuore. Non possiamo rimanere dentro un progetto che tradisce i valori dell’autonomia", ha spiegato Daniela Amato, anch'essa consigliera di PAS, sottolineando che la politica deve servire prima di tutto le persone, non i giochi di potere tra i partiti.

La decisione di lasciare PAS non è stata presa a cuor leggero. "Non si può parlare di autonomia e autogoverno se, poi, i nostri ideali vengono messi da parte per fare spazio ad accordi di potere che non portano nulla di concreto alla Valle", ha aggiunto Henry Truchet, che ha scelto di seguire il suo percorso al fianco di Milleret e Amato. La critica riguarda in particolare l'alleanza con il centrodestra, siglata in modo unilaterale, senza considerare un possibile dialogo con altre forze politiche che potessero meglio rispecchiare l'autonomismo valdostano.

La rottura è stata inevitabile, e il gruppo di dissidenti ha deciso di gettarsi in una nuova avventura politica con La Renaissance Valdôtaine, un movimento che si presenta come una vera alternativa per chi crede ancora nell’autonomia e nell'autogoverno, lontano dalle logiche di partito tradizionali. "La nostra Valle ha bisogno di una politica che sia trasparente. L'autonomia è un valore che va difeso senza compromessi", ha affermato Milleret, ribadendo la loro volontà di risollevare il movimento autonomista senza il peso dei compromessi politici.

Con l'avvicinarsi delle elezioni regionali, il gruppo di dissidenti è pronto a correre sotto il nuovo vessillo di La Renaissance Valdôtaine. L’obiettivo è chiaro: costruire una Valle autonoma, capace di autodeterminarsi senza restare ancorata ai vecchi schemi politici che, a loro avviso, hanno svuotato il concetto di autonomia di significato.

"Con ottimismo e motivazione, ci presentiamo alle elezioni per costruire una Valle autonoma, libera e protagonista del proprio destino", hanno dichiarato in una nota congiunta. Un messaggio forte, che sottolinea la necessità di un cambio di rotta nella politica valdostana, in un momento in cui l'autonomia sembra rischiare di diventare un tema di secondo piano rispetto agli interessi di partito.

Il nuovo corso di La Renaissance Valdôtaine, con l'ingresso di Milleret, Amato e Truchet, si preannuncia come una sfida importante per le prossime elezioni regionali. Il gruppo vuole contrastare l’attuale stato di cose, per riportare l’autonomia e l’autogoverno al centro della politica regionale, e per far sì che la Valle d’Aosta non diventi una pedina nelle mani di forze esterne o di alleanze che non riflettono i veri interessi della regione.

In definitiva, la decisione di uscire da PAS e unirsi a La Renaissance Valdôtaine segna una chiara rottura con il passato. Per Milleret, Amato e Truchet, la politica non può prescindere dai valori dell’autonomia e del bene comune, e questa nuova alleanza si propone di riaffermare l’autonomismo valdostano con rinnovato vigore, lontano dalle logiche politiche che, secondo loro, hanno ormai perso di vista il vero obiettivo: il benessere della Valle.

Questo il commento di Giovanni Girardini, presidente di La Renaissance Valdôtaine: «L’adesione di Amato, Milleret e Truchet non è solo un passaggio simbolico, ma un atto concreto che conferma la serietà e la credibilità del nostro progetto. La loro esperienza e il loro impegno autonomista rafforzano la nostra volontà di riportare al centro del dibattito politico la piena attuazione dello Statuto e il tema della Zona Franca. Siamo onorati di accoglierli e pronti a camminare insieme verso una Valle d’Aosta finalmente protagonista.»

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